Genoa-Juventus: la prima partita della sedicesima giornata della Serie A 2023-2024 è andata in archivio. A Marassi si sono sfidati gli uomini di Alberto Gilardino e quelli di Massimiliano Allegri. Ecco le pagelle del match.
PAGELLE GENOA-JUVENTUS 1-1
GENOA
Martinez 6.5 – In occasione del gol subito alla fine è lui a stendere Chiesa lanciato a rete. Del resto si fa trovare presente compiendo anche un miracolo sulla conclusione rocambolesca di Bremer.
Dragusin 6 – Come al solito non si tira indietro quando c’è da lottare e metterci il fisico
Bani 6 – Tiene bene la posizione da centrale puro in una difesa a tre ormai collaudata.
De Winter 6,5 – Mostra ottime doti di tenuta in difesa e poi non rinuncia anche ad anticipare e a proporsi alla manovra offensiva del Genoa.
Sabelli 6 – Sulla corsia affronta i duelli a viso aperto non indietreggiando, con buona personalità (84′ Vogliacco 6 – Nel finale aiuta i suoi a difendere il prezioso 1-1).
Malinovskyi 6 – Le idee offensive le ha, su questo non si discute. Riesce, a tratti, ad abbinare anche doti di intensità.
Badelj 4,5 – Nella “distruzione dal basso” che regala il momentaneo 0-1 alla Juventus, è lui il principale colpevole. Spende anche un giallo durante la partita: insomma, non la sua migliore serata.
Frendrup 6 – Sa che sarà una serata in cui metterci la gamba sarà decisivo. Non si tira mai indietro.
Vasquez 5,5 – Attivo nel primo tempo. Nonostante questo paga dazio allo svantaggio rossoblu venendo sostituito anzitempo. Bocciatura a metà. (46′ Ekuban 6,5 – Griffa l’assist del pareggio del Genoa. Buonissimo il suo impatto sul match).
Gudmundsson 7 – Si presenta una chance e, al volo, la capitalizza facendo vedere un altro colpo del suo repertorio.
Messias 6 – Fare la prima punta non è certamente il suo lavoro abituale. Il brasiliano si impegna, poi nella ripresa si sposta in un ruolo a lui più congeniale mettendoci anche tanta corsa (93′ Haps sv).
All. Gilardino 6,5 – Nel primo tempo forse esagera a chiedere ai suoi un palleggio dal basso più distruttivo che costruttivo. Nella ripresa però mostra coraggio mettendo subito una punta e il suo Genoa reagisce prendendosi un punto importante
JUVENTUS
Szczesny 6 – Il polacco si fa trovare pronto quando viene chiamato in causa. Sul gol subito, ravvicinato e al volo, non può nulla.
Gatti 5,5 – Non la sua migliore serata forse. Ogni tanto pasticcia sia in marcatura sia quando è chiamato a giocare il pallone in fase di appoggio.
Bremer 6,5 – Tiene botta in mezzo alla difesa con attenzione e tanta tanta fisicità. Nel finale, per poco, non riesce a scrivere il suo nome nel tabellino dei marcatori.
Danilo 5,5 – Come Gatti, anche lui vive una serata tutt’altro che impeccabile. Il brasiliano finisce anche sull’elenco degli ammoniti.
Cambiaso 6,5 – L’esterno ci mette gamba e idee. Si propone a tutta fascia, come di consueto, diventando uno sbocco per la manovra juventina (88′ Yildiz sv).
McKennie 6 – La sua è una partita di posizione, di lotta, ma anche di tentati inserimenti e combinazioni. Ne esce fuori una prestazione sufficiente.
Locatelli 6 – A suo agio davanti alla difesa riesce, senza troppi svolazzi, a coniugare le due fasi di gioco.
Miretti 5 – Chiamato in campo a sostituire Rabiot, lo fa rimpiangere venendo sostituito (74′ Iling Junior 5,5 – Non cambiano o quasi le cose con il suo ingresso).
Kostic 5,5 – Un po’ meglio di Miretti, ma non troppo. Anche lui viene sostituito per la volata finale della partita (dal 68′ Weah 5 – Polveri bagnate quelle dell’americano che non si mette mai in moto in maniera dirompente).
Chiesa 7 – Elettrico e glaciale. Svaria su tutto il fronte d’attacco. E’ la minaccia numero uno per la difesa genoana. Bravo dal dischetto a trasformare il penalty concesso ai bianconeri.
Vlahovic 5,5 – Parte bene, nella connection con Chiesa, poi però si affloscia sbagliando molto tecnicamente. Non fa reparto tenendo poco la palla fra i piedi (dal 68′ Milik 5,5 – Finisce inghiottito dalla difesa genoana, al pari di chi l’ha preceduto).
All. Allegri 5,5 – A Marassi la sua Juventus si ferma. Forse aveva dato per assodata la regola del fare gol e non incassarne al netto di una partita giocata sempre con poche idee e poco dominio. Ora dovrà sperare in un risultato della Lazio contro l’Inter.
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