Il sabato della 16ma giornata della Serie A 2023-2024 si chiudeva con la sfida tra il Torino di Ivan Juric e l’Empoli di Aurelio Andreazzoli, squadre entrambe alla ricerca dei tre punti per tornare al successo. I granata erano reduci dal pareggio senza reti di Frosinone, i toscani dal pareggio casalingo per 1-1 ottenuto con il Lecce. E’ bastata una rete di Duvan Zapata ai padroni di casa per strappare i tre punti: all’Olimpico-Grande Torino è finita per 1-0 in favore dei ragazzi di Juric. Il Torino sale così a quota 23 punti e aggancia l’Atalanta all’ottavo posto della classifica, mentre l’Empoli rimane inchiodato alla terz’ultima piazza.
PAGELLE TORINO-EMPOLI 1-0
TORINO
Vanja Milinkovic-Savic: 6,5. Nel primo tempo viene infilato due volte, ma in entrambe le occasioni le reti azzurre sono poi state annullate. Ottimo il suo intervento in uscita su Cancellieri che tiene in piedi il risultato.
Adrien Tameze: 6,5. Il fedelissimo di Juric, con il passare delle partite, sta acquisendo maggior padronanza di una posizione poco consona alle sue caratteristiche. Con ordine e disciplina, presiede la sua zona di competenza. Dal 65′ Koffi Djidji: 5,5. Entra male in campo. Cancellieri lo mette in serio allarme quando parte in velocità, dovendo spesso ricorrere nell’aiuto di Bellanova, il quale deve spesso fare qualche passo indietro per limitare l’ex Lazio.
Alessandro Buongiorno: 6,5. E’ il baluardo della retroguardia granata. Il capitano del Torino non dà un attimo di respiro al povero Shpendi, vincendo il mismatch senza appelli. Sempre attento nelle uscite.
Ricardo Rodriguez: 6. Tra i tre centrali è quello che fa un po’ più di fatica, semplicemente per il fatto che dalle sue parti agisce il più positivo degli attaccanti avversari. Ciò nonostante, il suo lo fa sempre, fornendo sicurezza al reparto con la sua esperienza.
Raoul Bellanova: 6,5. Spinge con insistenza sulla destra. Da una sua falcata nasce la rete del vantaggio del Torino, mettendo a referto un assist con un delizioso cross indirizzato come meglio non si poteva sulla testa di Zapata. Dall’85’ Brandon Soppy: s.v.
Karol Linetty: 6. Accoppiato a Ilic, il polacco fa più legna rispetto al compagno di reparto. Si alterna tra fase offensiva e difensiva, comportandosi in maniera semplice ed efficace.
Ivan Ilic: 6,5. Tecnicamente è una spanna sopra gli altri, e ciò lo si nota in alcune finezze che il serbo fa intravedere. Sempre nel vivo del gioco, si stacca spesso dalla mediana per provare a far male in area di rigore, non riuscendoci.
Mergim Vojvoda: 6. Molto più guardingo rispetto all’altro quinto, il kosovaro si limita a fare il suo. Si scopre pochissimo per evitare di concedere campo agli avversari, mentre davanti raramente va a cercare una soluzione differente dal passaggio laterale. Dal 64′ Valentino Lazaro: 6. Prestazione somigliante a quella del compagno sostituito. Tiene una posizione d’attesa, complice anche un assetto più coperto del suo Torino nella ripresa. Non deve compiere nulla di eclatante in fase difensiva.
Nikola Vlasic: 6. Il suo lavoro previsto lo svolge al meglio Sanabria, perciò è poco attivo e presente nella partita. In quelle poche occasioni in cui è in possesso del pallone, sembra spesso in procinto di creare qualcosa di importante, senza poi riuscirci nei fatti.
Antonio Sanabria: 6,5. Si inventa un gol pazzesco in rovesciata, per sua sfortuna l’azione precedente era viziata da un fuorigioco. E’ lui a imbucare il pallone per lo scatto di Bellanova che propizia la rete del vantaggio granata. Come sempre, è un ottimo collante tra centrocampo e attacco con i suoi movimenti a venire incontro.
Duvan Zapata: 7. Un toro per il Toro. Nessun appellativo può definire meglio di così l’ex Atalanta, il quale ha dimostrato di essere un gradino sopra il livello medio di questa gara. Fisicamente è al top, e ciò lo si nota quando va in bagarre con i difensori avversari. Sblocca il match con un colpo di testa ben calibrato su cui Berisha non è potuto intervenire. Dal 95′ Pietro Pellegri: s.v.
All. Juric: 6,5. Il suo Torino si esprime in una buona versione, entrando in campo con la giusta applicazione. Primo tempo dirompente per la formazione granata, nel quale arriva la rete di Zapata che ha deciso il match. Nella ripresa basta conservare la rete di vantaggio per ottenere tre punti fondamentali che riportano il Toro in zona Europa.
EMPOLI
Etrit Berisha: 5,5. Non è posizionato al meglio in occasione della rete di Zapata, calcolando male i tempi di uscita sul cross di Bellanova. Per il resto non deve compiere alcun intervento particolare.
Tyronne Ebuehi: 5,5. Dietro fa un po’ di fatica a contenere le sfuriate degli avversari. In fase offensiva prova a rendersi pericoloso con i suoi cross dalla destra, riuscendo anche a siglare un gol in mischia, annullato però dal VAR per fuorigioco.
Ardian Ismajli: 5,5. Soffre perennemente Zapata: il colombiano è un osso durissimo per il difensore ex Spezia, che non ha i mezzi fisici per tenere a bada il centravanti granata. Un po’ passivo in marcatura su Zapata in occasione del gol.
Sebastiano Luperto: 6. E’ colui che regge tutta la difesa azzurra. Senza il suo lavoro in area di rigore, l’Empoli probabilmente avrebbe subito più gol. Se può, arriva sempre per primo sul pallone, intervenendo sempre con i tempi giusti.
Liberato Cacace: 5,5. Sulla sua fascia di competenza non può tenere il passo di Bellanova, il quale ha un’altra cilindrata. Ciò ne condiziona in negativo la sua prestazione, sebbene di errori gravi non ne abbia commessi.
Razvan Marin: 5,5. Quest’oggi è perennemente in ritardo in quasi tutti i contrasti. Si ritrova un po’ disperso in mediana visti i movimenti continui dei centrocampisti del Torino, andando spesso in difficoltà. Dal 61′ Matteo Cancellieri: 6. Con il cambio di modulo, l’ex Lazio è messo in condizione di sprigionare tutta la sua velocità. Manda spesso in confusione Djidji, il quale soffre la rapidità dell’ala toscana. Eccezion fatta per una chance capitatagli davanti a Milinkovic, non ha modo di rendersi pericoloso.
Alberto Grassi: 6,5. Uno dei migliori dell’Empoli. In mezzo al campo c’è sempre, sporcando sempre le possibili ripartenze del Toro. In avanti è meno incisivo, fatto più che normale considerando la sua poca propensione al gol. Dal 76′ Filippo Ranocchia: s.v.
Youssef Maleh: 6. Prestazione sufficiente la sua. Non compie giocate di qualità, ma il suo lavoro da interditore lo svolge dignitosamente. In avanti pecca di coraggio, limitandosi al compitino e non provando quasi mai ad inserirsi. Dal 76′ Tommaso Baldanzi: s.v.
Jacopo Fazzini: 6. Si danna l’anima in mezzo al campo correndo come non mai. Così facendo perde un pizzico di lucidità, ma nei fatti c’è sempre nella bagarre, mostrando anche qualche sprazzo di qualità con il pallone.
Nicolò Cambiaghi: 6. E’ più frizzante rispetto al compagno di reparto. Si dimena come può, cercando in tutti i modi di avviare dei possibili contropiedi grazie alla sua innata velocità di corsa in quelle poche occasioni a disposizione. Dal 85′ Emmanuel Gyasi: s.v.
Stiven Shpendi: 5,5. Deve sorreggere l’attacco azzurro solamente con le proprie forze. Contro un difensore di razza come Buongiorno, fa estrema fatica a giocare con tranquillità il pallone, perciò commette qualche errore tecnico causato dalla frenesia. Dal 61′ Mattia Destro: 5,5. In meno di un minuto fa di più rispetto al giovane albanese, trovando un’ottima traccia per Cancellieri con una sponda aerea. Questa è l’unica giocata degna di nota dell’ex centravanti di Roma e Milan, il quale appare ancora un po’ indietro di condizione.
All. Andreazzoli: 5,5. I toscani pagano un avvio di partita troppo timido al cospetto di un Torino molto più arrembante. Col passare dei minuti l’Empoli riesce a entrare meglio nel match, ma forse troppo tardi per poter sperare di ottenere un risultato positivo.
Foto: Lapresse
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