È il Fluminense la prima finalista del Mondiale per club 2023. Allo stadio Città dello sport Re Abd Allah di Jeddah (Arabia Saudita) la formazione “Tricolor carioca” ha superato con il punteggio di 2-0 i rivali egiziani dell’Al-Ahly in una sfida equilibrata, che si è decisa solamente nel finale per mezzo di un calcio di rigore e una rete quasi al novantesimo.
Domani, sempre alle ore 19.00 italiane, andrà in scena la seconda semifinale tra i giapponesi dell’Urawa Reds e il Manchester City sempre a Jeddah, che ci permetterà di scoprire la squadra che andrà a sfidare i brasiliani nell’atto conclusivo.
LE FORMAZIONI
Il Fluminense è sceso in campo con il 4-2-3-1 con Fabio tra i pali, quindi Samuel Xavier, Nino, Felipe Melo e Marcelo in difesa, quindi Andre e Martinelli in mediana, con Jhon Aria, Ganso e Keno alle spalle della prima punta Cano. L’Al-Ahly ha risposto con il 4-1-2-3 con El Shenawy in porta, quindi Hany, Yasser Ibrahim e Abdelmonem in difesa, Tawfik come frangiflutti con Ashour e Ateya ai suoi lati, mentre davanti agivano Tau e El Shahat sui lati, con Kahraba centravanti.
IL PRIMO TEMPO
Il primo tempo si chiude a reti bianche con i brasiliani a tenere maggiormente il controllo del pallone (62%-38%), ma con gli egiziani molto più pericolosi in fase offensiva, con ben 11 conclusioni, ma solamente una nello specchio della porta. Dall’altra parte calma piatta con appena tre tiri totali, nessuno dei quali degno di nota.
IL SECONDO TEMPO
Nella ripresa il match si apre ulteriormente con le due squadre che si allungano. Al 63′ El Shahat ci prova con un diagonale che chiama alla risposta bassa Fabio su una ripartenza dell’Al-Ahly. Al 67′ arriva la svolta dell’incontro. Marcelo riceve palla sul lato corto di sinistra. Controllo dell’ex merengues, attacca Tau, tunnel, lo salta e il giocatore sudafricano interviene colpendolo alla caviglia. Calcio di rigore concesso dall’arbitro Marciniak. Dal dischetto va Felipe Melo, poi il brasiliano cambia idea e lascia la sfera a Jhon Arias che insacca con una conclusione rasoterra sul primo palo.
Nel finale gli egiziani provano a rendersi pericolosi, ma all’87° El Shahat sfiora il raddoppio con un preciso tocco sotto, con El Shenawy che sventa con un grande intervento. Il raddoppio è nell’aria e, infatti, arriva al minuto 89 con il neo-entrato Kennedy che scarica in porta una conclusione dal limite dell’area dopo un assist prezioso di Martinelli che aveva recuperato il pallone nella tre-quarti avversaria.
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