Siamo ormai giunti alle ultime ore di questo 2023, un anno che, calcisticamente parlando, ha detto molte cose in chiave Italia. Alcune interessanti e perfino a sorprendenti ma, nel complesso, anche parecchio deludenti. Non è semplice fare un riassunto semplice o immediato per quanto visto in questi mesi in chiave azzurra. Andiamo, quindi, ad analizzare tutti gli scenari a cui abbiamo assistito tra Nazionale maggiore, Under 21 e squadre di club.
LA NAZIONALE MAGGIORE
Il 2023 della nostra Nazionale potrebbe riassumersi con il termine “sofferenza”. Inutile girarci attorno, gli Azzurri hanno faticato, e non poco. Il mirino di questo anno era puntato sulle Qualificazioni a Germania 2024. Il pass per i Campionati Europei è stato staccato, certo, ma che fatica! Dopo un avvio di girone contraddistinto dal ko contro l’Inghilterra e prove ben poco brillanti, tutto si è giocato nelle finestre di autunno.
La sfida decisiva contro l’Ucraina (nella quale ci bastava un pareggio) si è chiusa sul punteggio di 0-0 con un “quasi” penalty allo scadere per i gialloblù che avrebbe potuto mandarci alle “Forche caudine” degli spareggi di marzo. In poche parole, quindi, si può parlare di “missione compiuta” ma senza festeggiamenti. Nel mese giugno, poi, abbiamo vissuto la Final Four della Nations League, con una sconfitta netta (più sul piano del gioco che del punteggio contro la Spagna) prima del successo nella “finalina” contro l’Olanda.
IL CAMBIO DI GUIDA TECNICA
Come se non bastasse, per alzare ulteriormente l’asticella della difficoltà, in questo anno abbiamo assistito anche all’addio dell’ex commissario tecnico Roberto Mancini. Il tecnico jesino, infatti, ha chiuso il suo rapporto con la panchina azzurra attorno a Ferragosto, catapultando la FIGC in mare aperto, scegliendo i milioni (tantissimi) dell’Arabia Saudita. Al suo posto è sbarcato l’allenatore campione d’Italia, Luciano Spalletti, che ha condotto in porto la qualificazione a Germania 2024, tra mille incognite. E ora, in vista dell’anno nuovo, non si può che dire “Buon lavoro” al tecnico di Certaldo.
UNDER 21
Un altro capitolo con ben pochi sorrisi. Se la Nazionale maggiore soffre, quella Under 21 non ride, citando il famoso modo di dire di Atene e Sparta. Gli Azzurrini, infatti, hanno vissuto un 2023 contraddistinto dai Campionati Europei che, ahinoi, si sono conclusi con un “buco nell’acqua”. Al netto della prima partita contro la Francia, con errori arbitrali macroscopici che hanno pesantemente inciso sui novanta minuti, la formazione guidata dal CT si è fermata già nel girone, chiudendo anzitempo il proprio percorso.
L’ENNESIMO PASSAGGIO A VUOTO
Con un fuoriquota come Sandro Tonali l’Under 21 ha deluso ampiamente e ora, nel percorso di qualificazione agli Europei del 2025 in Slovacchia, sta provando a rimettersi in carreggiata in un girone tutt’altro che semplice. Al timone, ora, c’è il nuovo CT, Carmine Nunziata, che sta provando ad estrarre il massimo da un gruppo che, come tradizione, vede pochissimo il campo con i rispettivi club, andando a pescare anche in Serie B.
LE COPPE EUROPEE
Per il calcio italiano, non senza sorpresa, la boccata di ossigeno del 2023 è stato rappresentato dalle Coppe europee di club. Una squadra italiana in finale in ognuna delle 3 competizioni rappresenta un risultato non di poco conto, anche se i trofei sono sempre andati all’estero. Non si può parlare di aver chiuso con un “pugno di mosche” in mano, perchè tutti i percorsi sono stati importanti e di spessore.
CHAMPIONS LEAGUE
In Champions League, poi, abbiamo visto Inter, Milan e Napoli andare lontano. I partenopei sono stati eliminati proprio dai rossoneri ai quarti di finale, prima che la formazione allenata da mister Stefano Pioli si giocasse un vibrante “Euroderby” contro i “cugini” nerazzurri. Lautaro Martinez e compagni non hanno lasciato scampo ai rivali, andando a giocare, a testa altissima, la Finale di Istanbul contro il Manchester City. Solo un gol di Rodri ha piegato la squadra di mister Simone Inzaghi che, da quella partita, ha preso ulteriore spinta per un girone 2023-2024 condotto da protagonista.
EUROPA LEAGUE
In Europa League, invece, è stata la Roma a condurre un ottimo percorso raggiungendo la finale contro il Siviglia che, giova ricordarlo, aveva eliminato la Juventus ai supplementari nell’altra semifinale. La formazione di mister José Mourinho nonostante fosse passata in vantaggio con un bel gol di Dybala, ha ceduto agli spagnoli nella lotteria dei rigori, sfiorando un double dopo il trionfo in Conference League dell’anno precedente.
CONFERENCE LEAGUE
La terza competizione continentale, che ha visto la Fiorentina in Finale. I viola, dopo una prova di spessore, hanno ceduto il passo al West Ham. Gli Hammers, dopo un match non trascendentale, hanno piazzato il gol-vittoria proprio al novantesimo, regalando la proverbiale “doccia fredda” a Bonaventura e compagni. Un cammino di altissimo profilo per i toscani che stanno provando a ripetere anche quest’anno, essendosi già qualificati per gli ottavi di finale.
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