A partire dalle 18.30, si è aperta la 18ma giornata della Serie A 2023-2024 con due anticipi. Uno di questi vedeva affrontarsi la Fiorentina di Vincenzo Italiano e il Torino di Ivan Juric, due delle formazioni più “europee” del campionato. I viola erano reduci dal successo ottenuto a Monza per 1-0, i granata invece dal pareggio sofferto in casa con l’Udinese. Con il terzo 1-0 consecutivo, i toscani si sono aggiudicati i tre punti: è bastata la rete del sempre più leader Luca Ranieri per aggiudicarsi l’intera posta in palio. Con questo successo, i viola si portano al terzo posto della classifica, agganciando il Milan a quota 33 punti, mentre i piemontesi rimangono in decima piazza.
PAGELLE FIORENTINA-TORINO 1-0
FIORENTINA
Pietro Terracciano: 6,5. Sta diventando sempre di più un elemento in grado di compiere la differenza. Il suo salvataggio sul tiro di Lazaro è degno di nota, confermando di vivere un momento di forma decisamente importante.
Michael Kayode: 6,5. Positivo sulla fascia destra. Non teme il confronto con Lazaro sulla destra, sia in difesa che in attacco. Se dietro ogni tanto rischia di andare in affanno, salvandosi spesso, in avanti si fa valere, crossando il pallone per la zuccata vincente di Ranieri.
Nikola Milenkovic: 6. L’impressione è che sia sempre in ritardo su Zapata, e in qualche occasione paga questo difetto. Agisce con ordine e tranquillità in area di rigore, compiendo sempre interventi semplici ma eseguiti correttamente.
Luca Ranieri: 7. Fa un po’ di fatica nel contenere lo strapotere fisico di Zapata e Pellegri, ma il suo meglio di vede in area di rigore, dove è sempre preciso e puntale negli interventi. Quest’anno, però, è l’uomo dei gol decisivi: segna la prima rete in campionato con un colpo di testa vincente che sblocca il match.
Cristiano Biraghi: 5,5. Bellanova ha una cilindrata maggiore rispetto al capitano viola, il quale affanna sulle galoppate del terzino granata. Fa fatica anche a esprimersi come può in fase offensiva, preoccupato dalle possibili ripartenze avversarie. Dal 77′ Fabiano Parisi: 6,5. Ingresso in campo sicuramente d’impatto per il laterale ex Empoli. Complice un Bellanova un po’ acciaccato, ha possibilità di spingere sulla sinistra, trovando spesso lo spazio per far male.
Arthur Melo: 5,5. E’ in estrema difficoltà sulla pressione costante degli uomini di Juric. Non ha il modo di dettare i tempi come vorrebbe, e in più non riesce a ostacolare le tante ripartenze dei granata, facendosi anticipare spesso e volentieri. Dal 64′ Rolando Mandragora: s.v.
Alfred Duncan: 5,5. Prova opaca per il ghanese. Viene oscurato dagli avversari, che oggi dimostrano di averne di più dal punto di vista fisico. Sbaglia qualche scelta di troppo nei pressi dell’area di rigore granata.
Jonathan Ikoné: 5. Non riesce a dare continuità agli sprazzi di qualità e velocità che mette in mostra a fasi alterne. Spesso sbaglia alcune giocate molto semplici, in cui si nota la frenesia che caratterizza il proprio stile. Dal 88′ Riccardo Sottil: s.v.
Giacomo Bonaventura: 6. Non è al 100%, ma quando ha il possesso del pallone riesce sempre a creare qualcosa di interessante. Andrà aspettato quando sarà al meglio della condizione, ma già a mezzo servizio la sua presenza è fondamentale. Dal 88′ Lucas Martinez Quarta: s.v.
Christian Kouamé: 6. Ha velocità da mettere sul piatto della gara, e quando il Toro si sbilancia le ripartenze si sviluppano sempre dalle sue parti. Non brilla negli ultimi metri di campo, dove pecca di lucidità e freddezza.
Lucas Beltran: 5,5. Aveva un compito estremamente complicato quest’oggi, visto che i difensori avversari hanno una caratura differente per fisicità e caratteristiche. Lotta come può contro il pressing asfissiante di Buongiorno, ma non riesce a fornire molto ai suoi. Dal 64′ M’Bala Nzola: 6. Non entra male in campo. Con il suo fisico possente dà qualche grattacapo in più alla retroguardia avversaria, battagliando con forza d’animo nei contrasti con Buongiorno.
All. Italiano: 6,5. La versione più brillante della sua formazione non si vede da un po’, ma nelle ultime tre partite sono arrivate tre vittorie per 1-0, sintomo che questa squadra è cresciuta sotto l’aspetto della gestione del match. Con questo ritmo, la Champions League non è un semplice sogno.
TORINO
Vanja Milinkovic-Savic: 6. Non ha da fronteggiare alcuna conclusione degna di nota. Bravo a mettere una pezza sull’errore di Tameze, sebbene Ikoné lo abbia decisamente aiutato nella circostanza.
Adrien Tameze: 6. Prestazione coraggiosa e vigorosa quella offerta dal francese. Ormai si esprime al meglio come braccetto della difesa a tre, dove si notano le sue qualità in marcatura. Mezzo voto in meno per un retropassaggio sanguinoso per Milinkovic-Savic che avrebbe potuto condannare i suoi. Dal 88′ Demba Seck: s.v.
Alessandro Buongiorno: 6,5. Ormai è il leader difensivo dei granata. Marca Beltran senza concedersi un attimo di respiro, confermando di esser diventato un profilo molto ostico da affrontare.
Ricardo Rodriguez: 6. E’ una certezza della retroguardia granata, e anche oggi lo svizzero non ha deluso. Ordinato, preciso e puntale in uscita, rispetto ad altre occasioni è meno propenso a salire nella trequarti avversaria.
Raoul Bellanova: 6,5. Nell’ultima sfida è mancata la sua presenza pimpante sulla destra. Corre e dribbla senza paura in tutte le zone del campo, creando sempre i presupposti per produrre qualcosa di interessante. Dal 79′ Mergim Vojvoda: 5,5. Male in marcatura sulla rete di Ranieri, male anche sulla fascia nel duello con Parisi.
Samuele Ricci: 6. Match di sostanza quello disputato dal giovane azzurro. Svolge quello che deve senza spiccare, applicandosi con intelligenza in mediana. Manca un po’ il suo apporto nell’ultimo quarto di campo. Dal 62′ Karol Linetty: 5,5. Non ha la qualità del centrocampista ex Empoli e il suo ingresso in campo, voluto per dar più fisicità in mezzo al campo, non è stato premiato fino in fondo.
Ivan Ilic: 6,5. Le sue qualità tecniche sono indiscutibili, se poi abbina anche sostanza e quantità può esprimersi veramente al meglio. Altra prova più che sufficiente per un ragazzo che sta crescendo giorno dopo giorno.
Valentino Lazaro: 6,5. Prestazione molto importante per il prosieguo della sua stagione. Riesce spesso a infilarsi sulla sinistra, trovando sempre lo spazio giusto per far capolino in area di rigore, dove va vicinissimo al gol nel primo tempo.
Nikola Vlasic: 6. Davanti non riesce a farsi consegnare il pallone con costanza, perciò le sue qualità non si intravedono. Attacca spesso lo spazio in area di rigore, ma non ha modo per calciare verso la porta. Dal 79′ Koffi Djidji: s.v.
Pietro Pellegri: 6. Schierato dal 1′ un po’ a sorpresa, il centravanti classe 2001 ha creato un po’ di scompiglio con la sua presenza. Con il suo peso specifico forma una coppia potenzialmente dirompente là davanti, non trova il modo per colpire sotto porta. Dal 62′ Antonio Sanabria: 5,5. I due centrali avversari hanno meno difficoltà a contenere il paraguaiano rispetto all’ex Monaco, che non può offrire lo stesso contributo del 22enne azzurro sul piano fisico.
Duvan Zapata: 6,5. E’ una grossa spina nel fianco per la retroguardia avversaria. Si alterna con Pellegri nel ruolo di centroboa, perciò dando meno riferimenti alla difesa viola è decisamente più pericoloso.
All. Ivan Juric: 6. Il primo tempo della sua squadra aveva fatto presagire qualcos’altro. La prova dei granata rimane comunque sufficiente, visto che l’impegno odierno non era dei più semplici, fa per far quel salto di qualità serve una cattiveria maggiore in queste partite difficili da sbloccare.
Foto: Lapresse
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