Il gol contro la Salernitana dopo tanto tempo vissuto in “naftalina”, ad eccezione di una poco convincente prestazione a Genova: Fabio Miretti è tornato a prendersi spazio nella Juventus di Massimiliano Allegri, in formato Coppa Italia.
Nel netto 6-1 con cui i bianconeri hanno infatti spazzato via la Salernitana, negli ottavi di finale della seconda competizione nazionale, c’è infatti anche la sua griffe, con il gol del momentaneo e importante 1-1, che ha fatto da apripista alla successiva serie tennistica di gol della “Vecchia Signora”.
Un segnale di risveglio da parte di Miretti? Presto per dirlo, anche perché la qualità degli avversari, va detto, era quella che era.
La verità è che il prodotto del vivaio della Juventus ha perso il posto, complice un problema legato alla lombalgia, e, dallo scorso 26 novembre, in Serie A, è stato chiamato in campo solo per l’esclusione di Rabiot nella partita di Marassi in casa del Genoa (con il francese che ha dovuto fare i conti con un infortunio nella zona del costato, ndr).
Cosa sta pagando in questo momento? Il fatto che la Juventus abbia trovato un equilibrio pressoché perfetto senza di lui e che le sue caratteristiche lo portino tanto di più ad essere un centrocampista da conduzione palla piuttosto che da strappo, interdizione ed inserimento.
L’identità “Allegriana” della Juventus non lo esalta particolarmente ed è difficile pensare a un suo ruolo importante durante il corso della stagione. Ora starà a lui capire se e come potrà smentire questa affermazione invertendo una rotta che lo vede in difficoltà, come testimoniano gli 0′ minuti in 5 delle ultime 6 gare.
Gennaio, visto anche il prossimo imminente turno di Coppa Italia, potrà essere un mese importante per Fabio Miretti: nelle gare che verranno si capirà tanto sulle sue potenzialità e le sue prospettive in questo 2023-2024.
Foto: Lapresse
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