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Pagelle Roma-Atalanta 1-1, voti Serie A: Carnesecchi si supera, Dybala e Miranchuk ispirano

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Alle 20.45, è iniziata l’ultima partita valevole per il girone d’andata della Serie A 2023-2024. La 19ma giornata di campionato si chiudeva con il big match tra la Roma di José Mourinho e l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, incontro decisivo per la lotta al quarto posto. I giallorossi venivano dalla sconfitta contro la Juventus per 1-0, i nerazzurri invece erano reduci dal successo di misura con il Lecce. Al termine dei 90′, il match è terminato sul punteggio di 1-1: apre le marcature Koopmeiners all’8′, risponde Dybala su calcio di rigore mezz’ora dopo. I nerazzurri rimangono davanti ai giallorossi per una lunghezza, rispettivamente in settima e ottava posizione.

PAGELLE ROMA-ATALANTA 1-1

ROMA

Rui Patricio: 6,5. Non può nulla sulla rete di Koopmeiners, mentre a tu per tu con De Ketelaere è bravissimo a ipnotizzare il belga per evitare il 2-0. Non perfetto nelle uscite, senza però commettere errori gravi.

Rasmus Kristensen: 6. Dopo essersi comportato bene da centrale a quattro con la Cremonese, il danese si riconferma altrettanto valido anche come braccetto della difesa a tre. Non compie alcun intervento mirabolante, ma è bravo a liberare l’area senza sbavature o indecisioni.

Gianluca Mancini: 6,5. Oggi dimostra ancor di più la sua leadership. Schierato al centro della difesa, lotta e tiene a bada un ispirato De Ketelaere: in più, è bravo a spezzare la linea per far ripartire i suoi, tant’è che una delle migliori occasioni del primo tempo nasce dai suoi piedi.

Diego Llorente: 5,5. Il riadattamento della difesa lo costringe a giocare alla sinistra del terzetto. Nonostante la sua esperienza fa fatica ad interpretare al meglio quest’insolita posizione, influenzato anche da un Miranchuk in stato di grazia. Dal 46′ Dean Huijsen: 6,5. Debutta con la maglia giallorossa in un contesto non facile. Accorcia con i tempi giusti su Koopmeiners, dimostrando lucidità e anche una buona dose di coraggio.

Rick Karsdorp: 5,5. Conferma nuovamente i suoi limiti in fase difensiva. L’errore in marcatura sul secondo palo in occasione del gol di Miranchuk è un difetto che ogni tanto ritorna fuori. In avanti prova a proporsi, ma viene servito poco. Dal 65′ Zeki Celik: 6. Non incide sul match. Dietro fa buona guardia come spesso gli capita, ma in avanti si fa vedere rarissimamente.

Lorenzo Pellegrini: 6,5. Una delle migliori prestazioni della stagione. Riesce a creare buone trame di gioco con Dybala e Lukaku, e anche in fase di ripartenza è più scattante e mobile rispetto a qualche settimana fa. Pian piano il capitano giallorosso si sta ritrovando. Dal 73′ Leandro Paredes: s.v.

Bryan Cristante: 5,5. Torna in mezzo al campo per l’assenza di Paredes. Il suo sporco lavoro lo compie sempre a dovere, spezzando il ritmo delle ripartenze nerazzurre. Male dal punto di vista tecnico, commettendo un paio di imprecisioni non da lui.

Edoardo Bove: 6,5. In fase di interdizione è il giocatore più sul pezzo dell’intera partita. Energico e grintoso, il centrocampista romano recupera un’infinità di palloni in mezzo al campo, dando nuova linfa alle azioni dei giallorossi.

Nicola Zalewski: 6. All’inizio appare timido e contratto, poi col passare dei minuti si scioglie e inizia a macinare chilometri sulla sinistra. Deve migliorare il suo rendimento nell’ultimo quarto di campo, dove non riesce a chiudere le proprie galoppate con un cross o un passaggio vincente. Dal 65′ Leonardo Spinazzola: 6. A gara in corso riesce a esprimersi su livelli simili a quelli che l’hanno visto dominare nel 2021. Holm non ha il passo per trattenerlo e l’ex Juventus trova terreno fertile per avanzare. Deve far meglio nell’ultimo passaggio.

Paulo Dybala: 7,5. Quando si esprime su questi livelli la Roma cambia volto. Il rigore trasformato è solo la ciliegina sulla torta che corona una prestazione sublime: scambia nello stretto il pallone con Lukaku e Pellegrini per disorientare la difesa e crea spesso i presupposti per far male all’avversaria. Dal 84′ Stephan El Sharaawy: 6,5. Come sempre quando entra dalla panchina dà qualcosa in più. Con il suo ingresso in campo restituisce quella verve persa un po’ nei minuti precedenti, permettendo alla sua squadra di chiudere la partita in attacco.

Romelu Lukaku: 7. Imperiosa anche la prova compiuta dal belga. Raccoglie i numerosi palloni che i compagni gli concedono, convertendoli spesso in appoggi interessanti per i compagni. L’intesa con Dybala non è mai stata così alta, e su quest’asse passano molte delle azioni più pericolose dei giallorossi.

All. Mourinho: 6. La sua Roma subisce un gol a freddo dopo pochi minuti, e la reazione avuta dopo la rete subita già nel primo tempo faceva presagire che i giallorossi potessero conquistare i tre punti. Ai punti avrebbe vinto la sua formazione, ma è mancata un po’ di cattiveria sotto porta nel finale.

ATALANTA

Marco Carnesecchi: 7. Salva la sua squadra con almeno tre interventi degni di nota, specialmente quello compiuto sulla potente conclusione di Lukaku nel primo tempo. Viene spiazzato da Dybala in occasione del penalty.

Giorgio Scalvini: 6,5. Prestazione tutto sommato positiva. Lukaku agisce spesso dalle sue parti, perciò deve scalare lui in marcatura sul belga. Nonostante il gap fisico a favore del centravanti, il giovane difensore azzurro non gli concede tutto questo campo, mostrando di non temere anche i più ostici degli avversari. Dal 86′ Isak Hien: s.v.

Berat Djimsiti: 6. Nonostante sia al centro della difesa, non ha un uomo specifico da marcare. Spesso raddoppia uno dei suoi compagni su Lukaku o Dybala, riuscendo a mettere una pezza temporanea sulle ripartenze giallorossi.

Sead Kolasinac: 5,5. Non ha i mezzi per contrastare la miglior versione di Dybala. Riesce a non crollare grazie a un paio di interventi salvifici, ma l’argentino oggi lo costringe agli straordinari, i quali però non bastano per fermarlo. Dal 79′ José Palomino: s.v.

Emil Holm: 5,5. La Roma sviluppa spesso le sue azioni sulla sinistra, dove l’ex Spezia deve confrontarsi con Zalewski. Lo svedese viene spesso saltato con troppa facilità dal polacco, permettendo così alla Roma di entrare in area di rigore per vie laterali.

Marteen De Roon: 6. Non si vede molto. In fase di possesso si abbassa spesso per impostare, prendendo le redini della regia nerazzurra. Fa un po’ di fatica se il pallone lo gestisce la Roma, dove non riesce a far uscire fuori le sue qualità da incontrista.

Ederson da Silva: 5,5. Prova incolore per il brasiliano. Soffre particolarmente il ritmo alto del match a centrocampo, venendo spesso anticipato dagli avversari. Eccezion fatta per un’occasione nella ripresa, non si fa mai vedere in area di rigore. Dal 65′ Mario Pasalic: 6. Nel finale del secondo tempo l’Atalanta non controlla il match, ed è costretto spesso ad agire in mezzo al campo come disturbatore.

Matteo Ruggeri: 5,5. La sua partita viene macchiata dall’imprudenza commessa in area di rigore, dove nel tentativo di intercettare il pallone centra in pieno Karsdorp. Fa da spola con discreta efficacia tra difesa e attacco. Dal 65′ Davide Zappacosta: s.v.

Teun Koopmeiners: 7. Torna a segnare dopo tanto tempo in un match delicato contro una diretta concorrente. Inserimento con i tempi giusti in area e colpo di testa vincente a superare Rui Patricio. Se si accende, può trascinare la sua squadra verso grandi traguardi.

Aleksej Miranchuk: 7. Match sontuoso quello giocato dal russo. La perla la confeziona con l’assist per Koopemeiners, un pallone ben calciato dalla destra col mancino impossibile da leggere per la difesa, ma si applica con successo anche in fase di ripiegamento.

Charles De Ketelaere: 5,5. Gasperini lo mette al centro dell’attacco dal 1′ con un po’ di sorpresa. E’ costretto molto di più a lavorare spalle alla porta senza potersi muovere tra le linee come vorrebbe, e soffre particolarmente marcatura di Mancini. Dal 46′ Gianluca Scamacca: 5,5. Prestazione molto simile a quella offerta dal belga, con un’unica differenza: lui non può essere giustificato, visto che al contrario dell’ex Milan è un centravanti di ruolo.

All. Gasperini: 6. Un punto dall’Olimpico lo farà contento. Il rischio di poter crollare dopo la reazione romanista alla rete di Koopmeiners era alto, ma con bravura e un pizzico di fortuna arriva un buon pareggio che fa morale sul campo di una diretta concorrente.

Foto: Lapresse

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