Inizia con un successo sofferto ed in rimonta il cammino dell’Arabia Saudita del commissario tecnico Roberto Mancini nella Coppa d’Asia 2023. Allo Stadio internazionale Khalifa di Al Rayyan i “Figli del deserto” hanno ribaltato il punteggio solamente nelle battute conclusive (2-1 finale), dopo un match tutt’altro che brillante, contro una rivale che appariva alla portata.
Roberto Mancini ha posizionato l’Arabia Saudita con il 3-5-2 con Al Kassar tra i pali, quindi difesa composta da Tambakti, Lajami e Al Bulayhi, centrocampo con Al Dawsari, Kanno, Al Najel, Al Khaibari e Abdulhamid, quindi due d’attacco composto da Al Dawsari e Al Shehri. L’Oman, invece, si è schierata con il 4-3-1-2 con Al Mukhaini in porta, Al Alawi, Al Breiki, Al Khamisi e Al Kaabi in difesa. Linea mediana con Al Yahmadi, Al Saadi e Fawaz, con Al Yahyaei alle spalle di Al Sabhi e Al Ghassani.
Il match inizia subito in salita per la squadra del CT Mancini. Dopo soli 13 minuti, infatti, Tambakti procura un calcio di rigore che Al Yahyaei trasforma dopo un minuto. I sauditi tengono a lungo il pallone (63% complessivo) e creano più occasioni, ma non sfondano. Bisogna attendere il minuto 79′ per vedere il pareggio dell’Arabia Saudita. La rete porta la firma del neo-entrato Ghareeb. La squadra biancoverde prosegue nei suoi attacchi e, grazie ad un recupero “monstre” centra il gol della vittoria al 99′ con Al Bulayhi.
Nel primo match disputato oggi, sempre nel Gruppo F, la Thailandia ha superato con il punteggio di 2-0 il Kirghizistan. Il match, disputato allo Stadio Abdullah bin Khalifa di Doha, ha visto gli “Elefanti da guerra” sblocca il punteggio al 26° grazie alla rete di Jaided, quindi il raddoppio è arrivato al 49° sempre con la firma dell’attaccante classe 1998 di proprietà del Buriram.
Dopo il primo turno la classifica del Gruppo F vede al comando la Thailandia con 3 punti, a pari merito con l’Arabia Saudita. Oman e Kirghizistan, invece, sono ferme a quota zero..
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