Il Napoli saluta la Final Four di Supercoppa Italiana disputata a Riyah (Arabia Saudita) con enorme amaro in bocca. La sconfitta in finale al 91° per colpa della rete di Lautaro Martinez ha colpito oltremodo la formazione partenopea che, ridotta in 10 uomini nell’ultima mezzora di gioco per colpa della espulsione di Giovanni Simeone, stava meritandosi l’approdo ai calci di rigore.
Al netto della beffa conclusiva, la formazione campione d’Italia uscente, può salutare l’Arabia Saudita con qualche certezza in più. Dopotutto, quanto visto nella semifinale contro la Fiorentina, aveva fatto intravedere le prime cose. Un 3-0 netto che aveva dimostrato come mister Walter Mazzarri stesse iniziando a mettere la sua mano sullo scacchiere azzurro.
Il passaggio del 4-3-3 eredità di mister Luciano Spalletti, al 3-4-2-1 “mazzarriano” sta iniziando a dare i primi frutti, come si è visto anche al cospetto dell’Inter. Senza dimenticare che il Napoli ha preso parte a questo trofeo con le pesantissime assenze di Victor Osimhen e Frank Zambo Anguissa, impegnati in Coppa d’Africa.
A questo punto i partenopei devono e possono ripartire da questa Supercoppa Italiana per una seconda parte di stagione ben differente da quanto visto sino ad ora. Raggiungere i primi 4 posti della classifica rimane complicato, ma non impossibile. Stesso discorso per la Champions League attuale. Gli ottavi di finale contro il Barcellona, che fino a pochi giorni fa, apparivano come una montagna da scalare, ora potrebbero assomigliare a qualcosa di meno impossibile. Il Napoli vuole svoltare. Il momento è decisivo. Ci riuscirà?
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