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Simone Pafundi finisce in Svizzera: una parabola che ricorda quella di Andrea Russotto

Simone Pafundi LaPresse

Marzo 2023. Roberto Mancini, allora ancora commissario tecnico della Nazionale, sottolineava un aspetto: “Prima Simone Pafundi, poi tutti gli altri: questa è la mia idea quando scrivo la lista delle convocazioni. Ha qualità incredibili, è un ragazzo che ha compiuto adesso 17 anni e la speranza è che possa giocare in Serie A ed essere un calciatore della Nazionale per i prossimi 20 anni. Crediamo molto in lui”.

Un percorso che non ha mai preso il via…

Sono passati 10 mesi mesi esatti da quella conferenza stampa pre-Inghilterra. Nulla è cambiato, o forse tutto. Simone Pafundi, infatti, la Serie A l’ha vista letteralmente con il lanternino. Roberto Mancini addirittura non è più sulla panchina azzurra, ma su quella dell’Arabia Saudita e, non ultimo, il giovane talento classe 2006 ha dovuto fare le valigie ed emigrare.

Un trasferimento che fa discutere…

Il fantasista nativo di Monfalcone, infatti, ha valicato il confine per approdare al Losanna, in Svizzera, con la formula del prestito con diritto di riscatto fissato a 15 milioni di euro. Una cifra notevole per un 17enne (e soprattutto per le casse di un club elvetico) ma che potrebbe addirittura spingere la società del presidente Leen Heemskerk a compiere lo sforzo per assicurarsi un talento purissimo (ancora tutto da scoprire) che potrebbe poi essere rivenduto (se tutto andrà per il meglio) a cifre ben superiori.

I numeri, come sempre, non mentono…

Le cifre di quest’anno erano davvero misere. 7 minuti in campionato e 53 in Coppa Italia. Un’ora totale in campo per uno dei gioielli più attesi del calcio azzurro. Si sperava che l’Udinese potesse garantirgli qualche presenza in più rispetto all’anno scorso (8 apparizioni per 77 minuti) ma le cose sono andate addirittura in peggiorando. Inevitabile, quindi, la sua decisione di andare a giocare. Un ragazzo in rampa di lancio non può continuare a languire in panchina. Il club friulano non ha voluto mandarlo a farsi le ossa in una diretta concorrente per la salvezza, per cui ha dovuto prendere la strada di Losanna.

L’Italia non è un paese per…giovani!

Una scelta che fa riflettere. L’ennesima conferma che i giovani italiani siano spesso costretti ai margini a scapito di giocatori stranieri usati spesso per fare cassa, dall’altra il fatto che il più talentuoso 2006 del nostro calcio sia costretto a scegliere il campionato svizzero per rilanciarsi. Una decisione che apre due strade.

Due strade ben precise e distinte…

Sarà un percorso come Andrea Russotto? Un talento mai sbocciato del tutto che tentò di lanciarsi in quel di Bellinzona e che, come detto, non rispettò le attese. Oppure, la speranza di tutti, è che possa seguire le orme di Federico Dimarco. L’esterno sinistro di Inter e Nazionale, infatti, aveva scelto il Sion nel 2017-2018 per fare esperienza e tornare di slancio nel calcio di casa nostra. Sarà così anche per Simone Pafundi?

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