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Pagelle Inter-Juventus 1-0, voti Serie A: Calhanoglu giganteggia, Gatti sfortunato

Foto Spada/LaPresse 04 Febbraio 2024 Milano (Italia) sport, calcio - Inter vs Juventus - Campionato italiano di calcio Serie A TIM 2023/2024 - Stadio San Siro. Nella foto: esultanza dopo il gol Marcus Thuram (FC Inter) 1-0; - autogol Federico Gatti (Juventus FC); February 04, 2024 Milan (Italy) sport, calcio - Inter vs Juventus - Italian Serie A Football Championship 2023/2024 - San Siro Stadium. In the pic: celebrates after scoring Marcus Thuram (FC Inter) 1-0; - own goal Federico Gatti (Juventus FC);

Il derby d’Italia è dell’Inter. I nerazzurri conquistano i tre punti nella sfida contro la Juventus valida per la ventitreesima giornata di Serie A: in una partita combattuta ma in cui hanno spesso tenuto il pallino del gioco, gli uomini di Inzaghi passano grazie alla sfortunata autorete di Gatti al termine del primo tempo. Con questa vittoria la squadra di Simone Inzaghi vola a +4 sui bianconeri, in verità un potenziale +7 visto il match da recuperare con l’Atalanta.

PAGELLE INTER JUVENTUS

INTER

Sommer 6. Pochi i pericoli da lui corsi, con i suoi compagni che fanno buona guardia. Mai seriamente impegnato, nemmeno nel massimo sforzo bianconero, l’unico brivido è quando deve soffiare sulla sventola da fuori di Gatti.

Pavard 6,5. Calma olimpica, il francese è diventato ormai fondamentale nella retroguardia di Inzaghi correndo pochissimi pericoli con Kostic. E poi, se il gol arriva è anche per suo merito ‘ciccando’ la rovesciata.

Acerbi 7. Vlahovic viene da un periodo d’oro e l’esperto centrale ci si dedica alacremente, lasciando pochi spunti al serbo. Come il buon vino: più invecchia, più migliora.

Bastoni 6. Dalla sua parte la giornata è più facile, poiché la Juventus crea raramente dalle sue parti. Una giornata in ufficio. (All’88’ De Vrij SV)

Darmian 6,5. Preferito ancora una volta a Dumfries per la sua duttilità, dà sempre una mano a Pavard in ripiegamento, tenendo bene il confronto con Kostic. (Al 73′ Dumfries 6. Dà modo all’Inter di poter andare un paio di volte in contropiede con la sua corsa sulla destra. )

Barella 7Il solito trottolino, entra nell’azione dell’1-0 con la scucchiaiata in area su cui arriva la deviazione di Gatti. Un grande Szczesny gli nega la gioia del gol. (All’88’ Klassen)

Calhanoglu 7,5. Un paio di aperture davvero illuminanti per i compagni, quando si sposta sulla sinistrta il suo destro fa tremare i polsi, cogliendo anche un palo. E poi, in difesa è ovunque. Oramai è il regista più determinante della Serie A. Forse uno dei più determinanti d’Europa.

Mkhitaryan 5,5. Meno dinamico del solito l’armeno, che non imbastisce incursioni degne della sua fama.

Dimarco 6. Arriva sul fondo spesso e volentieri, facendo girare la testa a Cambiaso. Offre un paio di cioccolatini invitantissimi, il più gustoso vede Szczesny dire di no a Barella. (Al 73′ Carlos Augusto 6. Un paio di buone chiusure in difesa quando la Juventus prova a crossare costantemente verso il palo da lui presieduto)

Thuram 6. Quando Bremer gli strappa il pallone dai piedi quando è avanti a Szczesny sembra una serata maledetta. Poi in qualche modo fa il suo ingresso trionfale nella partita, ‘collaborando’ all’autorete di Gatti. Una medaglietta sul petto dopo una partita in cui si è fatto in quattro, seppur sbagliando tanto. (Al 77′ Arnautovic SV)

Lautaro Martinez 5,5. Oggi l’argentino non riesce a trovare il pertugio giusto per poter colpire. Quando gli arrivano buoni palloni, c’è sempre un Bremer o un Gatti di troppo a coprirlo.

All. Inzaghi 7. La sua Inter è semplicemente superiore. Arriva una vittoria di ‘corto muso’, ma i nerazzurri avrebbero meritato anche un vantaggio più largo.

JUVENTUS

Szczesny 6,5. Sempre pronto avanti alle offensive dell’Inter. Nel secondo tempo è superlativo sul tiro da distanza ravvicinata di Barella, ma oggi per batterlo ci voleva solo una sfortunata autorete.

Gatti 5,5. Prestazione che viene nettamente inficiata dalla sfortunata autorete del primo tempo. Per il resto è autore di un paio di ottime chiusure, chiedere a Lautaro Martinez per conferme. E poi crea l’unica grande occasione della ripresa bianconera con un bolide che si perde sul fondo. (All’88’ Alex Sandro SV)

Bremer 6,5. L’Inter prende spesso di infilata la retroguardia bianconera ed in un paio di casi è costretto agli straordinari. Maestosa una chiusura su Thuram nel primo tempo.

Danilo 5,5. Un po’ di mal di testa quando Barella e Calhanoglu passano dalle sue parti. Non la migliore partita in bianconero per il capitano di Allegri.

Cambiaso 5,5. Oggi parecchio timido, anche perché oggi ha contro un certo Dimarco che lo mette spesso all’angolo. Sempre più in affanno con il passare dei minuti, tanti errori per lui. (All’88’ Miretti SV)

Mckennie 6 Da centrale va un po’ in difficoltà contro Barella, ma chi non ci andrebbe. Negli assalti finali passa sull’esterno: più ficcante, ma nemmeno troppo. (All’88’ Alcaraz SV)

Locatelli 5,5. Difficile contro un centrocampo così dinamico al suo cospetto, riesce a corrente alternata a costruire la ragnatela di passaggi che servirebbe. Perde il confronto a distanza con Calhanoglu.

Rabiot 5,5.Torna titolare in mezzo al campo, ma non trova spazi per poter creare pericoli a Sommer. Più impegnato in fase difensiva.

Kostic 6. Il soldato di Allegri si spreme come solito, ma di fronte trova un dirimpettaio niente male come Darmian, che riesce a limitare le sue scorribande (Al 66′ Weah 5,5. Sembra iniziare bene, provando a dare vibrazioni al momento dell’ingresso, ma la fiammella si spegne abbastanza presto.)

Vlahovic 5. Giornata difficile dopo tanto tempo. Acerbi gli è sempre addosso, quando ha una palla buona la spreca malamente con il primo controllo. Così prova a mettersi in proprio, ma una rovesciata alta è l’unico vero spunto.

Yildiz 5. Alla prima da titolare nella scala del calcio non riesce a pungere, ritrovandosi in costante difficoltà contro i difensori nerazzurri. Rimandato, ma il talento è indubbio. (Al 66′ Chiesa 5. Impalpabile nei suoi quasi 30 minuti in campo.)

All. Allegri 5,5. Nettamente messo sotto per 75 minuti da Inzaghi, l’Inter tiene costantemente la sua squadra sotto scacco. I cambi non riescono a cambiare  le cose.

 

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