PAGELLE NAPOLI-VERONA 2-1
NAPOLI
Gollini: 6. Ordinaria amministrazione per lui che soprattutto nel corso dei primi quarantacinque minuti non deve fare i conti con le conclusioni veronesi, mai realmente insidiose e dirette nello specchio della porta. Non può nulla in occasione del gol veronese.
Di Lorenzo: 5,5. Il capitano del Napoli nel corso del primo tempo si fa vedere soprattutto in avanti. Ma a mancargli è soprattutto la lucidità negli ultimi metri. Ci mette corsa, impegno ed esperienza ma prova sempre una giocata di troppo in area o non sempre è preciso nel servire i compagni. Nella ripresa cala ulteriormente.
Rrahmani: 6. Solita partita attenta, fatta di corsa, contrasti e anticipi. Gli avversari che passano dalla sue parti hanno più di qualche piccolo problema nel superarlo. Roccioso, interviene con i giusti tempi. Pian piano però cala nella ripresa.
Juan Jesus: 6. Anche per lui, come tutta la difesa del Napoli, specialmente i primi quarantacinque minuti sono di assoluta calma. Riesce ad arginare i calciatori scaligeri con estrema facilità, anche grazie all’aiuto dei compagni.
Mario Rui: 6. Il portoghese quest’oggi è decisamente propositivo. Se dietro è vigile, attento e sicuro di sé, si fa vedere anche in avanti e prova a spingere, trovando spesso e volentieri il fondo. Prova addirittura una conclusione da metà campo terminata però ampiamente fuori. Dal 52′ Mazzocchi: 6. Il suo impatto sulla partita non è dei migliori. Poi però trova l’assist illuminante per il gol di Kvara.
Anguissa: 5. Tanto lavoro sporco per lui, che deve contrastare il fisico centrocampo veronese e deve fare, a tratti, gli straordinari. Corre e ringhia sulle caviglie degli avversari ma spesso non riesce a intervenire lasciandosi saltare. Cala d’intensità e ritmo nella ripresa.
Lobotka: 6. Partita ordinata per lui, come sempre. Ogni azione offensiva e non, deve ricevere il suo benestare. Gestisce la sfera, detta le geometrie, interrompe le azioni avversarie ed è sempre presente. Dall’85’ Dendoncker: s.v.
Cajuste: 5,5. Gara tutt’altro che impeccabile per lui. Nel corso del primo tempo per larghi tratti soffre maledettamente la pressione veronese e molto spesso non è preciso nei passaggi, perdendo anche palloni insidiosi. Negli ultimi metri gli manca qualità e non serve i compagni come dovrebbe. Dal 62′ Ngonge: 7. Altro cambio indovinato da Mazzarri che lo butta nella mischia e lui, con il vero fiuto da attaccante, lo ripaga con il gol che riapre i giochi.
Politano: 5,5. Corre su e giù per tutta la fascia. Si impegna e prova a farsi vedere anche in avanti. Seppur non riesca a essere velenoso sotto porta, riesce a proporsi creando così un’ulteriore alternativa in avanti. Poi si aliena e non si vede quasi mai. Dal 62′ Lindstrom: 6,5. Ingresso prepotente del calciatore napoletano che ci mette tutto quello che può. Corsa, intensità e voglia di fare. Crea spazi e opportunità, servendo l’assist per Ngonge.
Simeone: 5,5. Non si sente spesso il suo nome soprattutto nel corso del primo tempo, ma si muove tanto per tutto il fronte di attacco e riesce ad aprire spazi ai compagni e anche a gestire palloni contro una difesa estremamente fisica come quella veronese. Man mano sparisce non riuscendo a fare la differenza. Si divora la rete del 2-1 sbagliando lo stop. Dall’85’ Raspadori: s.v.
Kvaratskhelia: 7,5. Il georgiano per larghi tratti quest’oggi, ha fatto rivedere quali sono le sue qualità principali. Corsa, tecnica sopraffina e tenacia. Sulla fascia è un treno, infaticabile. Non si ferma un istante e la difesa del Verona ha gli incubi. Serpentine e giocate da vedere e rivedere; in mezzo troviamo anche una conclusione perfetta vista all’ultimo e addirittura bloccata da Montipò con una super parata che ha negato il gol all’esterno napoletano. Poi nel finale, con uno dei suoi colpi da campione, trova una rete strepitosa a giro.
VERONA
Montipò: 7. La sua partita è a dir poco sensazionale. Saracinesca, non fa passare alcun tiro del Napoli avvilendo, probabilmente, gli azzurri. Nel primo tempo compie un miracolo sulla sassata di Kvaratskhelia vista soltanto all’ultimo istante. Nella ripresa prende tutto ciò che arriva dalle sue parti e, per giunta, prima della rete di Ngonge compie un doppio miracolo. Non può molto sulla rete dell’ex compagno. E sul tiro di Kvara poi, ci prova ma non riesce ad arrivare.
Tchatchoua: 6. Attento, se nel primo tempo deve fare i conti con un Napoli propositivo e aggressivo, nella ripresa riesce a gestire i giocatori azzurri che passano dalle sue parti.
Coppola: 7. La sua partita è eccezionale. Si fa ammonire e la sua partita potrebbe essere condizionata. Ma lui gioca e lo fa anche con sicurezza, riuscendo a fermare gli avversari. Poi, per diversi minuti, porta i suoi sull’illusorio 0-1 con una rete importantissima. Dall’85 Magnani: s.v.
Dawidowicz: 6. Gara ordinata la sua. Nei primi minuti e nel corso del primo tempo è molto impegnato, visto l’atteggiamento propositivo del Napoli. Poi, dopo un momento di minore aggressività azzurra, nel finale deve tornare a fare gli straordinari.
Cabal: 6. Match da sei politico per lui che prova a bloccare gli avversari che passano da quelle parti e riesce a contenere bene. Non va mai realmente in seria difficoltà.
Serdar: 5,5. Non sempre sul pezzo, a tratti non riesce a tenere le gite offensive napoletane e si lascia saltare facilmente. Dovrebbe legare il gioco e ci riesce solo parzialmente.
Duda: 6. Più presente rispetto al compagno di reparto Serdar, è puntuale in fase di interdizione e prova a spingere il pallone in avanti soprattutto nella ripresa, mandano i suoi in porta. Dall’86’ Tavsan: s.v.
Lazovic: 6. Ci mette esperienza e tecnica. Spesso prova a buttarsi in avanti creando superiorità numerica nel centrocampo avversario e soprattutto in ripartenza prova a rendersi pericoloso non lasciando però il segno. Dall’820 Vinagre: s.v.
Suslov: 7. Gioca una buonissima gara il centrocampista veronese, che non solo riesce a svariare su tutto il fronte d’attacco ma, per giunta, serve l’assist su palla inattiva per Coppola. Dall’83’ Silva: s.v.
Folorunsho: 6. Ci mette indubbiamente impegno. Non sta mai fermo e prova a correre, sia in avanti che all’indietro. Puntuale negli interventi, anche in attacco prova a fare la differenza.
Noslin: 6. Gara sufficiente la sua contro una difesa, come quella azzurra, esperta e fisica. Ci mette tutto e rimane in gara, servendo i compagni e proponendosi in avanti. Dal 60′ Swiderski: 6. Buono il suo impatto, riesce a farsi trovare pronto.
Foto: LaPresse
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