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Pagelle Torino-Salernitana 0-0, voti Serie A: Zapata e Sanabria non incidono, bene Boateng

Duvan Zapata

La domenica della 23ma giornata della Serie A 2023-2024 si è aperta con il match tra il Torino di Ivan Juric e la Salernitana di Filippo Inzaghi. I piemontesi erano reduci dall’importante vittoria ottenuta sul campo di Cagliari, mentre i campani venivano dalla sconfitta casalinga con la Roma. Le due squadre non si sono fatte male con il match che è terminato sul punteggio di 0-0, risultato che farà più contenti i ragazzi di Inzaghi. Il Torino fallisce l’occasione per riportarsi in settima posizione, mentre la Salernitana si avvicina di una lunghezza al 17mo posto.

PAGELLE TORINO-SALERNITANA 0-0

TORINO 

Vanja Milinkovic-Savic: 6. Partita da spettatore non pagante per il serbo: la Salernitana non riesce a costruirsi alcuna occasione da gol, perciò l’estremo difensore granata deve solamente prestare attenzione a qualche pallone vagante in area.

Adrien Tameze: 6. Camaleontico. Lo si vede spesso nell’ultima zona di campo, anche se ogni tanto porta confusione nella manovra già caotica e lenta dei granata. Dietro è abile ad annullare Kastanos. Dal 65′ Koffi Djidji: 6. Presidia con attenzione la sua posizione, senza soffrire più di tanto le incursioni degli attaccanti avversari.

Saba Sazonov: 5,5. Non giocava da tanto e la precaria condizione fisica ha influito in negativo sulla sua prestazione. Si fa prendere in velocità e commette qualche errore tecnico con il pallone tra i piedi. Dal 80′ Mattia Lovato: s.v.

Ricardo Rodriguez: 6. Difensivamente si limita al compitino vista la sterilità della produzione offensiva dei campani. Forse non ha avuto il coraggio che serviva nel salire con più prepotenza prima dell’infortunio che lo ha costretto al cambio. Dal 42′ Adam Masina: 6. Prestazione più che dignitosa per il centrale difensivo ex Udinese. Spezza la linea con aggressività, fornendo intensità alla propria squadra. Sarà un buon ricambio per l’esperto elvetico nelle prossime settimane.

Raoul Bellanova: 6,5. Uno dei migliori dell’undici granata. Non ha campo con cui poter galoppare sulla destra, vista la buona copertura di Vlasic, ma è molto caparbio nell’interrompere alcune manovre avversarie per rovesciare le azioni da difensive ad offensive.

Samuele Ricci: 6. E’ forse l’unico a provare qualcosa di diverso nel primo tempo, cercando la verticalizzazione immediata piuttosto che una manovra più ricercata. L’idea è quella corretta, ma il pensiero non è così semplice da mettere in pratica. Dal 80′ Ivan Ilic: s.v.

Karol Linetty: 6. In un match del genere le sue qualità da mezz’ala pura possono fare la differenza, ma il polacco si propone poco nell’area di rigore campana. Buono il suo lavoro di copertura in mezzo al campo, ma oggi ci si poteva aspettare di più.

Valentino Lazaro: 6,5. Spinge con costanza sulla sinistra. La Salernitana si preoccupa più di contenere Bellanova dall’altra parte, perciò l’austriaco ha chilometri da sfruttare. Ogni tanto si fa vedere in area di rigore, senza però trovare il passaggio vincente.

Nikola Vlasic: 6. Più dinamico rispetto alle ultime uscite. Il croato è vivace nell’ultimo quarto di campo, perciò viene anche servito dai compagni con maggior continuità tra le linee avversarie. Manca un po’ di qualità nell’ultimo passaggio. Dal 65′ Pietro Pellegri: 6. Nel recupero è il più attivo, sfiorando il vantaggio con una girata di testa sul primo palo e facendosi valere in area di rigore grazie alla sua stazza fisica.

Antonio Sanabria: 5,5. Si muove tanto, ma quando c’è una densità così alta in area di rigore di spazi se ne vedono pochi. Davanti non punge e non fa male, sebbene si sbatta molto per la causa.

Duvan Zapata: 5,5. Dà qualche punto di riferimento in più rispetto al partner d’attacco, ma da un centravanti della sua caratura ci si aspetta molto di più. Non ha palloni con cui poter calciare in porta, però avrebbe dovuto prendere per mano i propri compagni e cercare di crearsi le occasioni.

All. Juric: 5,5. Anche oggi si confermano i limiti di una squadra che, se si trova di fronte una formazione simile per principi di gioco, non ha i mezzi per poter far male agli avversari. Il pareggio odierno è una grande occasione persa per i granata, i quali si sarebbero potuti avvicinare fortemente al quarto posto.

SALERNITANA

Guillermo Ochoa: 6. Nel primo tempo non deve fronteggiare alcun pericolo. Nella ripresa scalda i guantoni per intervenire su un paio di conclusioni dalla distanza. Abbastanza bene anche nelle situazioni da palla inattiva.

Niccolò Pierozzi: 6. Zapata sa che l’ex Fiorentina è il profilo più a rischio tra i tre centrali campani, perciò il colombiano si posiziona molto vicino al classe 2001, il quale fa il possibile per limitare l’ex Atalanta, ricorrendo spesso al fallo. E’ da premiare per la generosità che ha messo sul piatto della gara.

Jerome Boateng: 6,5. Finche il fisico glielo permette, presidia alla grandissima al centro del terzetto difensivo. In area di rigore con mestiere ed esperienza non sbaglia una scelta, poi è costretto ad uscire dopo aver finito la riserva di energie. Dal 61′ Marco Pellegrino: 6. Non fa così peggio rispetto a uno nome così importante come l’ex Bayern. Buona l’applicazione con cui il ragazzo argentino ha affrontato questa partita.

Triantafyllos Pasalidis: 6. Al debutto in Serie A, il greco non ha sfigurato. Tecnicamente non è il profilo più brillante, ma ha ottimo senso della posizione in area di rigore, dove è autore di un paio di interventi da sottolineare. Dal 73′ Junior Sambia: 5,5. Si fa saltare un paio di volte da Bellanova nei pochi minuti in cui è stato in campo, mostrando i propri limiti in fase difensiva.

Alessandro Zanoli: 6. Viene superato in velocità con continuità da Lazaro, non riuscendo a garantire la giusta copertura sulla destra. Qualche galoppata in avanti si nota di tanto in tanto, ma comunque non è sufficiente. Cresce nella ripresa.

Giulio Maggiore: 6. Per caratteristiche sarebbe una mezz’ala, ma Inzaghi lo utilizza maggiormente come interditore davanti alla difesa. La sua posizione molto schiacciata permette alla propria difesa di non subire mai azioni di ripartenza.

Toma Basic: 6. Dimostra di esser entrato sin da subito nei meccanismi della squadra di Inzaghi. Giocatore di quantità, l’ex Lazio si cala al meglio al centro dello schieramento campano, recuperando qualche pallone prezioso nella propria metà campo.

Domagoj Bradaric: 6. All’inizio fa fatica a contenere la velocità di Bellanova, poi il croato prende le misure sul laterale granata e si difende con discreta efficacia. Qualche volta riesce a bloccare le iniziative avversarie nella metà campo opposta, senza però riuscire a dare continuità alla propria azione.

Antonio Candreva: 5,5. Non si accende. Oggi ha a disposizione pochissimi palloni per poter incidere sul match, senza però trovare un lancio o una giocata potenzialmente pericolosa. Va detto che anche i compagni non si sono affidati al giocatore più tecnico della squadra.

Grigoris Kastanos: 5,5. Impalpabile. Se nell’ultima uscita era riuscito a trovare il gol, quest’oggi non dà mai l’impressione di esser nel vivo del match. Sia se si abbassa, sia se prova a involarsi verso l’area di rigore, non riesce a liberarsi dalla marcatura avversaria. Dal 87′ Emanuel Vignato: s.v.

Loum Tchaouna: 6. Con la sua velocità riesce a creare qualche grattacapo a un non impeccabile Sazonov. Non ha la fisicità per poter agire come un centroboa, ma la sua prova in una posizione non propriamente congeniale per lui è positiva. Dal 61′ Boulaye Dia: 6. La sua presenza si nota, anche se non fa vedere granché eccezion fatta per una conclusione dagli sviluppi di una punizione ben respinta da Milinkovic. Con il suo apporto la Salernitana può credere alla salvezza.

All. F.Inzaghi: 6,5. Una prestazione gagliarda quella offerta dai campani, bravi a concedere poco ai piemontesi sebbene si sia dovuto ricorrere a uno schieramento piuttosto insolito in difesa. Il punto strappato potrà dare morale e fiducia alla squadra del tecnico ex Reggina nella rincorsa alla salvezza.

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