Non c’è più tempo per rilassarsi. Dopo gli Europei della prossima estate, le Nazionali torneranno subito a fare sul serio con la Nations League, la competizione che piano piano sta prendendosi un posto sempre più importante nel panorama internazionale e che ricopre anche un ruolo di primo piano per le qualificazioni successive a Europei o Mondiali.
L’Italia di Luciano Spalletti, forte della Final Four raggiunta nell’ultima edizione, è inserita in prima fascia assieme a Spagna, Croazia e Olanda. Ma le altre urne nascondono, per forza di cose, delle insidie davvero pericolose. Nella seconda urna la squadra più pericolosa è il Portogallo, vincitrice della prima edizione e che non ha ancora iniziato la sua fase post-Cristiano Ronaldo nonostante il tanto talento a disposizione. Al suo fianco il Belgio, che sta ricostruendo dopo non aver visto fruttare la propria generazione d’oro negli anni ’10. Più abbordabili invece la Danimarca e l’Ungheria, che rimangono comunque squadre tignosissime.
I pericoli maggiori arrivano però dalla terza fascia, dove sono inserite due nobili del panorama continentale. A fare più paura è sicuramente la Francia di Kylian Mbappè, vincitrice della seconda edizione datata 2021, ma non sarebbe troppo comodo ritrovarsi di fronte la Germania, ancora un ibrido tra vecchio e nuovo ma con alcuni picchi di livello assoluto. Con loro Svizzera e Polonia, quadrate e fastidiose per tutti.
Quarta fascia che vede invece le quattro squadre appena promosse in Lega A come Israele, Bosnia ed Erzegovina, Scozia e Serbia. Squadre che nascondono comunque parecchie insidie; forse sono i serbi a dare più apprensione, di livello tra centrocampo e attacco, ma occhio al movimento israeliano che sta sfornando talenti niente male. Se il nome di Oscar Gloukh non vi dice niente, segnatelo sul taccuino poiché può essere un protagonista degli anni a venire del calcio europeo.
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