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Calcio estero

Finale Coppa d’Asia 2024, il Qatar batte per 3-1 la Giordania e difende il titolo continentale

Akram Afif

Dopo oltre un mese di partite, la Coppa d’Asia 2024 ha trovato la sua vincitrice. Al Lusail Stadium di Lusail (Qatar), quest’oggi è andata in scena la finale della 18ma edizione del torneo più importante del continente più vasto al mondo: nello stesso stadio che ha ospitato l’ultimo atto degli ultimi Mondiali, si sono sfidati per il titolo la sorprendente Giordania e i padroni di casa del Qatar. Rispettando i pronostici, la formazione di Tintin Marquez ha conquistato la vittoria con il punteggio di 3-1, alzando il trofeo per la seconda volta consecutiva dopo il trionfo del 2019.

Sotto la spinta del proprio pubblico, il Qatar parte con decisione. La prima occasione capita tra i piedi di Afif al 7′, ma il numero 11 qatariota viene fermato dal portiere avversario. Quattordici minuti più tardi, però, ecco l’episodio che cambia volto alla sfida: Nasib commette fallo in area di rigore e, dopo un controllo al VAR, l’arbitro Ma Ning concede il penalty, trasformato dallo stesso Afif. I ragazzi di Hussein Ammouta non si scompongono, ma anzi riescono ad alzare il livello del proprio gioco. Nel recupero del primo tempo, Al-Tamari ha due chance per andare a segno: la prima si infrange sulle braccia di Barsham in una situazione da uno contro uno, la seconda termina in curva da ottima posizione.

La musica della ripresa suona la stessa melodia dell’epilogo del primo tempo. Al 59′, Haddad va alla conclusione dal centro dell’area, respinta da Barsham, mentre tre minuti dopo l’occasione per pareggiare l’incontro capita sui piedi di Al Rawabdeh. Al 67′, la Giordania concretizza ciò che di buono si era visto in precedenza: cross di Haddad per Al-Naimat, il quale ribadisce in rete il pallone con il mancino. La risposta del Qatar non si fa attendere, e dopo soli tre minuti Mohammed viene steso in area da Al Mardi, contatto che vale il secondo calcio di rigore di giornata. Sul dischetto si presenta nuovamente Afif, il quale non sbaglia per riportare in vantaggio i suoi. Per non risparmiarsi nulla, Afif nel recupero si guadagna il terzo rigore per la propria formazione, trasformandolo per portarsi a casa il pallone, ma soprattutto il trofeo.

 

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