Il Milan si prende la posta in palio nel posticipo serale della ventiquattresima giornata di Serie A. Il Napoli capitola contro i rossoneri per 1-0; a decidere la partita è il gol di Theo Hernandez nella prima frazione. Mazzarri prova a cambiare le cose nel secondo tempo dopo aver scelto uno schieramento troppo prudente, ma non basta e la zona Champions League si allontana.
PAGELLE MILAN-NAPOLI 1-0
MILAN
Maignan 6. Primo tempo inoperoso, mentre nella seconda frazione viene chiamato più spesso in causa, con Politano che prova spesso a bucarlo. I suoi guanti sono sempre pronti.
Calabria 6. Kvaratskelia è sempre un problema, ma il capitano rossonero riesce a cavarsela spesso. La sua partita finisce però anzitempo a causa di una fitta all’adduttore. (Al 36′ Florenzi 6. Sempre alle calcagna di Kvaratskhelia, non lo molla mai e trova anche la forza per riversarsi in avanti.)
Kjaer 6. Partita di ordinaria amministrazione per il danese, che forma una buona linea difensiva con Gabbia. Chi lo avrebbe mai detto a inizio anno. (Al 66′ Simic 6. Fa il suo per oltre venti minuti. Nel finale rischia la beffa, il palo lo salva da una autorete assurda.)
Gabbia 6,5. E pensare che fino a un mese fa sembrava completamente fuori dal progetto Milan. Richiamato dal prestito al Villarreal, buttato subito in campo e ora sembra imprescindibile. Tomori e Thiaw possono recuperare con calma.
Theo Hernandez 7,5. Sempre indemoniato a sinistra, il suo movimento perpetuo crea sempre qualcosa. Da manuale la percussione con cui segna il gol del vantaggio, dietro è un muro e corre per tre.
Adli 6,5. Da completamente ignorato a solido ricambio per il centrocampo. Geometrie non comuni per il transalpino, che con il raggio d’azione arretrato potrebbe aver trovato nuova vita in Serie A.
Bennacer 5,5. Rischia di rovinare una gara ordinata con un errore folle con cui rischia di regalare il pareggio al Napoli. Un po’ in debito d’ossigeno nella seconda frazione. (Al 66′ Musah 5,5. Alterna buone riconquiste a perse abbastanza puerili.)
Pulisic 6. Tanto movimento, cerca sempre di creare superiorità numerica riuscendoci anche spesso. Gli manca solo il graffio decisivo, ma la sua partita è più che sufficiente. (All’80’ Jimenez SV)
Loftus-Cheek 7. Trequartista sulla carta, box to box in realtà. Cerca di farsi sentire in avanti smistando tanti palloni, in fase di non possesso arriva su tante seconde palle.
Leao 7. Il gol continua a non arrivare, ci prova costantemente non riuscendo a inquadrare la porta. Si inventa però l’assist per il gol di Theo Hernandez.
Giroud 5,5. Serata difficile per il centravanti francese, che non riesce ad impensierire troppo Gollini. (All’80’ Jovic SV)
All. Pioli 6,5. Fedele alla sua linea e ha ragione. Riesce così a strappare tre punti al Napoli che mettono il piazzamento Champions League sempre più al sicuro.
NAPOLI
Gollini 5,5. Chiamato all’ultimo a fare il titolare a causa di un problema intestinale di Meret. Può poco e niente sul gol, un paio di uscite sono poco sicure.
Ostigard 5,5. Inserito per dare più compattezza al reparto arretrato, il danese però non riesce nell’intento, andando un po’ a farfalle nell’occasione del gol del Milan. Esce all’intervallo. (Al 46′ Politano 6,5. Entra e il Napoli diventa più pericoloso, riscaldando le mani a Maignan. Un caso? Forse doveva iniziare dal primo minuto.)
Rrahmani 5,5. Lo scorso anno era il leader della difesa partenopea, adesso sembra spaurito e in difficoltà. Lo schieramento a tre lo mette parecchio alle strette.
Juan Jesus 5. Sempre in estrema difficoltà, apparendo in affanno ogni volta che la palla arriva dalle sue parti. Rischia un rigore su Giroud, molto nervoso nel finale. (All’89’ Ngonge SV)
Di Lorenzo 5,5. Sono lontani i tempi in cui giocava esterno a tutta fascia. Lo fa, si sacrifica, ma Theo Hernandez gli fa vedere i sorci verdi. Meglio tornando da terzino.
Zambo Anguissa 6. Solido il centrocampista camerunense, che prova a mettere ordine nella manovra azzurra e a portare muscoli. Ci prova un paio di volte da fuori.
Lobotka 5,5. Sembrano lontani i tempi in cui pareva la reincarnazione di Xavi. La manovra non gira, è costretto a passaggi elementari. Disattento quando Theo gli passa dietro in occasione del gol.
Zielinski 5. Ci sono partite in cui se si accende può fare paura a qualsiasi difesa. Altre invece in cui vaga tra le linee senza scopi. Oggi è la seconda. (Al 76′ Olivera SV)
Mazzocchi 6. Dalla sua parte si soffre poco, prova a proporsi il più possibile in avanti. Il giocatore azzurro che ha più gamba. E se è così, bisogna farsi sue domande sulla preparazione estiva del Napoli. (Al 76′ Lindstrom 6. Prova a entrare nel vivo del gioco, quasi provoca una rocambolesca autorete.)
Kvaratskhelia 6,5. Fa quasi tenerezza, svariando sulla sinistra e apparendo l’unico vero sfogo offensivo del Napoli. Triplicato, quadruplicato, riesce comunque a creare superiorità con la palla tra i piedi.
Simeone 5,5. Il 3-5-1-1 di Mazzarri lo isola oltremodo, con l’argentino che fatica a rendersi pericoloso. L’occasione deve crearsela da solo, ma viene sostituito poco dopo. (Al 55′ Raspadori 5,5. Entra per non dare punti di riferimento, ma sono poche le occasioni in cui si mette in luce.)
All. Mazzarri 5. La perde nel primo tempo con uno schieramento troppo difensivista, regalando il primo tempo al Milan. Ci prova nella seconda frazione ma il suo Napoli punge pochissimo.
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