Un altro pari per il Napoli di Walter Mazzarri. Contro il Genoa gli azzurri hanno fatto fatica e hanno strappato un punticino al novantesimo solo grazie a Ngonge, ma non è abbastanza per poter impensierire il Barcellona negli ottavi di finale di Champions League
Gli azzurri non stanno giocando il loro miglior calcio, apparendo parecchio in difficoltà soprattutto contro le grandi squadre. Soprattutto per le scelte di Mazzarri, che contro le grandi sembra preferire lo schieramento a tre difensori ed un atteggiamento parecchio difensivo. Che funzionò con una squadra ipercinetica e atletica come il Napoli dei tre tenori Cavani-Lavezzi-Hamsik, ma con un undici abituato, fino a poco tempo fa, a dominare la partita.
Ma quella capacità sembra essere oramai persa. Gli azzurri, se almeno nei mesi precedenti sembravano almeno capaci di poter gestire le partite contro avversari meno dotati, sembra aver perso anche quello. Una squadra nervosa, incapace di capire che cosa gli stia succedendo.
Il Barcellona deve fare i conti con parecchi infortuni che hanno decimato gli uomini a disposizione di Xavi. In difesa si è addirittura ricorso al debutto di Pau Cubarsì, classe 2007, contro il Granada, in mezzo al campo manca Gavi mentre in avanti Joao Felix e Ferran Torres non saranno della partita. I blaugrana però hanno sempre grandi campioni con cui possono decidere qualsiasi partita e vorranno prendere immediatamente il controllo della sfida.
Quindi dipenderà parecchio anche dall’atteggiamento del Napoli in questa doppia sfida. Se sceglierà nuovamente di essere passivo, come visto contro il Milan, sarà difficile per gli azzurri riuscire a superare lo scoglio Barcellona. E anche se apparirà nervoso, si rischierà un’imbarcata. Cosa fare allora? Magari provare a giocare all’arrembaggio.
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