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Calcio italiano

Come funzionano i contributi alle squadre che fanno giocare gli Under 21?

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LaPresse

Il calcio italiano prova ad andare incontro ai giovani? Solitamente lo si fa molto più a parole che con i fatti ma, come si sta vedendo, qualcosa di muove. In particolare pensando all’utilizzo dei giocatori Under 21 nei campionati maggiori. La Serie B in primis sta facendo registrare ottimi risultati sia a livello di giovani, sia a livello di calciatori nostrani.

In questa stagione nel campionato cadetto abbiamo assistito a formazioni composte da 11 italiani su 11. Ormai una rarità assoluta nel calcio di questa era. Anzi, fa quasi scalpore il caso della FeralpiSalò, capace di presentare una distinta di soli elementi di casa nostra. Una “nouvelle vague” resa possibile, anche, da un regolamento che prevede l’erogazione di contributi in favore dei club che mandano in campo giovani italiani.

Fino a qualche tempo fa i bonus spettavano, anche se in maniera ridotta, anche a chi lanciava giovani stranieri. Adesso il budget di circa 50 milioni di euro sarà destinato solamente a chi valorizza calciatori Under 23 italiani, nel rispetto di una strategia destinata a cambiare già durante il 2024-2025.

A partire dalla prossima stagione, non si guarderà più agli Under 23, bensì agli Under 21. Al momento vediamo squadre prontissime da questo punto di vista come il Cosenza, l’Ascoli, il Sudtirol oppure la suddetta FeralpiSalò.

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