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I tanti fuori ruolo dell’Italia contro la Turchia. Guida tattica da rivedere

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Carmine Nunziata
Nunziata / LaPresse

L’Italia Under 21 è incappata in una battuta d’arresto nell’ultimo impegno relativo alle qualificazioni agli Europei di categoria del 2025. La formazione di Carmine Nunziata è infatti uscita solamente con un pareggio per 1-1 dalla sfida disputata a Ferrara contro i pari età della Turchia. A conti fatti, il risultato di ieri non rende felice entrambe le formazioni. L’Italia infatti non è riuscita ad allungare il proprio margine di vantaggio sull’Irlanda, ora staccata di sole due lunghezze dagli azzurrini con una partita da recuperare, mentre gli anatolici difficilmente potranno rimettersi in carreggiata per conquistare un posto ai prossimi Europei.

E pensare che le cose potevano complicarsi notevolmente per l’Italia sin dai primi 45′. Dopo un paio di chance sprecate dagli azzurrini, in particolar modo quella capitata a Fabbian a pochi passi dalla porta, il subentrato Ghilardi commette un fallo da rigore su Yildrim, il quale poi fallisce l’opportunità dal dischetto, facendosi ipnotizzare da Desplanches. La Turchia centra una traversa con Kaplan nella ripresa, ma dopo pochi minuti l’Italia sblocca il risultato proprio con Ghilardi, abile a ribadire in rete la sponda di Gnonto. Quando tutto sembrava finito, però, la Turchia sfrutta una dormita colossale della difesa italiana per andare a segno con Kilicsoy.

Sicuramente Nunziata può recriminarsi qualche scelta, a parte il fatto di non esser riusciti a chiudere la partita in anticipo. Nel 4-3-2-1 proposto nella sfida di ieri, infatti, il tecnico toscano ha deciso di sperimentare forse un po’ più del dovuto. Ciò che è balzato subito all’occhio è stata la presenza di Calafiori sulla linea dei centrocampisti. Una scelta davvero particolare, anche se bisogna ammettere che il classe 2002 del Bologna non si è mal comportato. Tuttavia, l’adattamento dell’ex Roma come mezzala ha tolto fantasia all’undici azzurro, visto che si è notata la mancanza di un elemento capace di inventarsi dal nulla la giocata. Adesso l’Italia deve rimboccarsi le maniche, visto che dovrà affrontare le due avversarie dirette per la prima posizione nel girone A. Prima, però, gli azzurrini incontreranno San Marino il 5 settembre. Sfida da non fallire per poi preparare con serenità i due impegni successivi.

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