A partire dalle 20.45 di quest’oggi, la Juventus di Massimiliano Allegri e la Fiorentina di Vincenzo Italiano si sono sfidate per l’ultimo match della domenica per la 31ma giornata della Serie A 2023-2024. Entrambe le formazioni erano reduci da un successo in Coppa Italia, ottenute rispettivamente contro Lazio e Atalanta. La Juventus ritrova il successo in campionato grazie a un gol di Federico Gatti, battendo i viola con il punteggio di 1-0. I bianconeri si riportano a +4 sul Bologna terzo, mentre i toscani rimangono in 10ma posizione.
PAGELLE JUVENTUS-FIORENTINA 1-0
JUVENTUS
Wojciech Szczesny: 7. Spettatore non pagante fino al 74′. La Fiorentina, quando produce, non è mai precisa. Il polacco si limita a presidiare l’area di rigore da eventuali traversoni. Si inventa un super salvataggio sulla conclusione a rientrare di Nico Gonzalez, deviando con la punta delle dita il pallone sulla traversa.
Federico Gatti: 7. Non segnava da un bel po’. Quest’oggi ritrova la gioia del gol, facendosi trovare pronto sul pallone vagante dopo la traversa colpita da Bremer. Oltre alla soddisfazione realizzativa, l’ex Frosinone si è fatto valere nella propria area di rigore.
Gleison Bremer: 6,5. Belotti non è un avversario a lui scomodo, e il brasiliano si fa valere senza alcun problema. Si rende protagonista anche in fase offensiva. Prima è reo dell’annullamento della rete di Vlahovic, poi con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo centra la traversa, sulla cui battuta si fa trovar pronto Gatti.
Danilo: 6. Tra i centrali del terzetto bianconero è quello che rimane più nell’anonimato. Tanta la legna prodotta dal brasiliano, sempre presente a presidio della propria area di rigore. L’ex Manchester City non deve compiere nulla di straordinario, sfruttando anche la giornata no di Nico Gonzalez.
Andrea Cambiaso: 6. Ennesima conferma per il laterale bianconero. In molte azioni taglia dentro con il pallone, scambiandosi di posizione con McKennie. L’idea poteva essere interessante, ma l’ex Bologna non si è realmente fatto notare con iniziative di qualità. Dal 76′ Carlos Alcaraz: s.v.
Weston McKennie: 6,5. Altra prova decisamente positiva per l’americano. Non ha timori reverenziali nell’attaccare la profondità, pressando e creando parecchi grattacapi agli avversari. Riesce a conferire il pallone a Vlahovic per la rete del 2-0, poi annullata proprio per un fuorigioco dello stesso ex Schalke.
Manuel Locatelli: 6. Rispetto alle ultime uscite c’è un passo in avanti. Non brilla per grandi giocate, anzi, ma il suo lavoro da schermo in protezione della difesa è prezioso per sporcare la manovra di gioco dei toscani.
Adrien Rabiot: 6. Prestazione senza infamia e senza lode per il francese. In attacco è poco coinvolto rispetto al solito, rimanendo più coperto per non permettere ai viola di uscire in contropiede. Garantisce equilibrio alla formazione bianconera.
Filip Kostic: 6,5. Sulle palle inattive spesso è una sentenza. Nei referti il suo corner non conterà come assist, ma nei fatti serve un pallone d’oro dalla bandierina per Bremer, dal cui colpo di testa si sviluppa l’azione della rete di Gatti. Dal 59′ Samuel Iling Junior: 6. Sostituire il Kostic odierno non era un compito semplicissimo. L’inglese non ha dato nulla in più sul piano tecnico, riuscendo però a fornire energie preziose nel finale di gara.
Federico Chiesa: 6. Ad inizio gara è prezioso con un paio di iniziative che hanno messo in difficoltà la difesa viola. Con il passare dei minuti, scende di tono, anche per via della contemporanea crescita della Fiorentina. Esce nella ripresa. Dal 59′ Kenan Yildiz: 6. Prova a dare più fluidità alla manovra bianconera. Negli ultimi minuti si rende utile anche in fase di ripiegamento.
Dusan Vlahovic: 6,5. In area di rigore è incontenibile. Gli avversari, pur conoscendolo, non hanno le misure per contrastarlo. Quest’oggi però in zona gol è sfortunato: prima la sua girata col destro vincente viene leggermente deviata da Bremer in offside, poi viene annullato anche la seconda rete del serbo, arrivata con una conclusione di potenza che ha seguito però un’azione viziata da fuorigioco. Dal 86′ Moise Kean: s.v.
All. Allegri: 6,5. La Juventus torna alla vittoria in campionato dopo aver riassaporato il successo in Coppa Italia. I bianconeri hanno espresso 30′ di ottimo livello, giocando a tutto campo e aggredendo un’intimorita Fiorentina. Nella ripresa è tornata la Juventus attendista, molto simile al piano tattico visto all’andata. I tre punti odierni sono fondamentali per riallontanare la Roma in classifica.
FIORENTINA
Pietro Terracciano: 6. Viene superato in tutto quattro volte, ma tre di queste per sua fortuna non contano nelle statistiche. L’estremo difensore viola non è autore di interventi clamorosi, sebbene la Juventus abbia attaccato con insistenza nella seconda metà del secondo tempo.
Michael Kayode: 6,5. Certamente un suo pregio lo ha messo in mostra anche quest’oggi. Non teme di osare, permettendosi anche qualche giocata rischiosa con il pallone al piede. Soffre un po’ all’inizio, poi migliora con il passare dei minuti: è bravissimo a sventare un paio di potenziali chance con delle diagonali impeccabili. Dal 84′ Dodò: s.v.
Nikola Milenkovic: 5,5. Soffre tantissimo la presenza di Vlahovic. Lui lo dovrebbe conoscere a menadito, avendo giocato insieme a Firenze e condividendo soprattutto la stessa nazionalità. Il centrale viola però appare spesso incerto e in balia del connazionale.
Luca Ranieri: 5,5. Uno dei più in difficoltà dell’intero schieramento viola. Deputato a impostare dal basso, spesso non rischia mai la giocata, intimorito dal forte pressing degli avversari. Riesce a difendersi in qualche modo nei duelli fisici con Vlahovic e Chiesa.
Cristiano Biraghi: 5,5. Prestazione poco felice per il capitano viola. Davanti si fa vedere poco e quando lo fa, tra l’altro, è impreciso al cross. Dietro soffre parecchio la velocità e la dinamicità di Cambiaso e McKennie.
Giacomo Bonaventura: 6. Italiano gli ordina di vagare per il campo al fine di trovare una posizione più libera. Davanti è bravo a tenere il pallone il più possibile tra i piedi, riuscendo spesso a scaricare il pallone ai compagni con i tempi giusti.
Rolando Mandragora: 5,5. In Coppa Italia si è trasformato goleador, quest’oggi il centrocampista viola torna a performare su livelli più modesti. Discreto lavoro da interditore, ma serviva un po’ di coraggio e intraprendenza in più per poter incidere quest’oggi. Dal 46′ Maxime Lopez: 6,5. Uno dei migliori in campo per i ragazzi di Italiano. Prende in mano le redini della regia viola, abbassandosi sulla linea dei difensori per impostare dal basso.
Antonin Barak: 5,5. Nel primo tempo il suo compito è decisamente arduo, visto che di palloni ne tocca pochi e non ha spazio per inserirsi. La musica non cambia nella ripresa, dove il ceco non è riuscito ad incidere nonostante le distanze si fossero allungate. Dal 61′ Lucas Beltran: 6. L’argentino si conferma uno degli uomini più importanti della Viola. La seconda punta ex River Plate ha offerto un punto di riferimento in più ai propri compagni. Nzola gli neutralizza una conclusione che senza la sua presenza sarebbe finita in porta.
Nico Gonzalez: 6. Dovrebbe essere lui a dare la luce al buio creativo dei viola. Anche l’ex Stoccarda però si fa influenzare dal primo tempo deludente dei suoi, non riuscendo a imporsi. Troppo pochi i palloni giocati dall’argentino, spesso trovatosi defilato sulla destra. Si risveglia nella ripresa, facendo tremare lo Stadium con una conclusione a giro spettacolare che solamente il miglior Szczesny è riuscito a sventare.
Andrea Belotti: 6. Il Gallo si barcamena come può. Limitare tre giganti come Danilo, Bremer e Gatti è piuttosto complicato, ma lo diventa ancor di più se di palloni gliene arrivano con il contagocce. Interessante qualche sua sponda per i compagni. Dal 46′ Riccardo Sottil: 6. Ingresso in campo positivo per l’ala viola. Con il suo spunto mette in difficoltà diverse volte Cambiaso, il quale è costretto spesso a fermarlo con un fallo.
Christian Kouame: 5,5. Mai realmente nel vivo dell’incontro, nonostante ci metta molto impegno. Ha bisogno di campo per poter sfruttare le sue qualità, in poco spazio l’ex Genoa non dispone di quella qualità per potersi liberare dalle marcature avversarie. Dal 61′ M’Bala Nzola: 5,5. Lento, prevedibile e poco lucido in area. Ingresso peggiore non poteva esserci. Si trasforma nel migliore dei difensori, bloccando il tiro di Beltran che sarebbe potuto risultare vincente.
All. Italiano: 5,5. Dalle scelte effettuate quest’oggi, il tecnico viola sembrerebbe aver messo il campionato al terzo posto nella gerarchia delle competizioni a cui i toscani partecipano quest’anno. Con i quarti di Conference alle porte, l’ex Spezia ha optato per una formazione rimaneggiata, facendo riposare alcuni dei suoi uomini più importanti. La scelta non ha pagato quest’oggi, e la qualificazione europea tramite campionato si allontana sempre di più.
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