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Pagelle Torino-Juventus 0-0, voti Serie A: Buongiorno baluardo, Vlahovic stecca la partita, buon ingresso per Yildiz

Alessandro Buongiorno-Weston McKennie

Alle 18.00 di quest’oggi, è iniziato il secondo atto del derby della Mole tra il Torino di Ivan Juric e la Juventus di Massimiliano Allegri, sfida valevole per la 32ma giornata della Serie A 2023-2024. I granata erano reduci dalla sconfitta per 3-2 di Empoli, mentre i bianconeri venivano dal successo di misura con la Fiorentina. Al termine di una partita soporifera, terminata sullo 0-0, entrambe le formazioni hanno guadagnato un punto. I granata salgono a quota 45 punti, mentre i bianconeri si portano a +8 sulla Roma in classifica.

PAGELLE TORINO-JUVENTUS 0-0

TORINO 

Vanja Milinkovic-Savic: 6,5. Spesso criticato, oggi il serbo si è riscattato a dovere. Straordinario il suo intervento su Vlahovic che ha salvato di fatto la sua porta. Per il resto nulla da segnalare.

Adrien Tameze: 5,5. Si fa cogliere di sorpresa in occasione del palo colpito da Vlahovic. Da braccetto difensivo si è spesso ben comportato, quest’oggi però non ha avuto molta fortuna con due attaccanti forti come Chiesa e Vlahovic.

Alessandro Buongiorno: 6,5. Altra prova di spessore per il capitano granata. Spezza la linea con aggressività, intervenendo con i tempi giusti. Non lascia modo a Vlahovic di lavorare spalle alla porta, sporcandogli o rubando addirittura la sfera dal suo possesso.

Ricardo Rodriguez: 6. Prestazione d’esperienza quella offerta dallo svizzero. L’ex Milan è bravo a salire per rompere la linea senza sbagliare i tempi d’uscita. Poteva far qualcosa in più in fase di possesso, preferendo rimanere coperto.

Raoul Bellanova: 6,5. Non c’era modo migliore per riscattare l’errore che è costata la partita ad Empoli. Il laterale granata non teme nulla, si propone sempre in avanti, dove fa partire innumerevoli cross di qualità, sebbene pochissimi vengono sfruttati dai compagni. Dal 85′ Adam Masina: s.v.

Nikola Vlasic: 6,5. Prestazione più che sufficiente. Si muove tra le linee difensive avversarie, occupando spesso una posizione intermedia tra la difesa e il centrocampo bianconero. Prova ad inserirsi in area, non riuscendo a capitalizzare le poche chance a disposizione.

Samuele Ricci: 6. Poco coinvolto nella manovra offensiva nei primi 45′ , non è abile a dettare al meglio il ritmo delle iniziative nel primo tempo, e spesso nei contrasti non affonda il piede e si fa anticipare. Cambia volto nella ripresa, spingendo e lottando su ogni pallone con vigorosità.

Karol Linetty: 6. Tanta legna in mezzo al campo per il polacco, bravo a limitare le iniziative avversarie quando possibile. L’ex Sampdoria non si fa molti pensieri a provare la conclusione dalla distanza, ma non trova mai la porta.

Mergim Vojvoda: 6. Non è propositivo come l’altro esterno a tutta fascia, ma non si può dire che il kosovaro non ci abbia provato. Dietro non si fa sorprendere, riuscendo a fermare un paio di azioni bianconere sul lato opposto a quello di competenza. Dal 78′ Valentino Lazaro: 6. Si mette prima a sinistra, poi viene dirottato sulla destra dopo l’uscita dal campo di Bellanova. Si sovrappone spesso, andando a un passo dal vantaggio con un colpo di testa.

Antonio Sanabria: 5,5. Deve abbassare notevolmente la sua posizione per potersi mettere al lavoro come suo solito. Il paraguaiano viene costantemente pressato e non ha il modo per dialogare al meglio con i compagni. In area non è un fattore. Dal 77′ David Okereke: 6. Prova a dar velocità alla manovra d’attacco dei granata. Il nigeriano crea confusione nell’area bianconera, ma spesso non rende fluide le azioni offensive dei suoi.

Duvan Zapata: 5,5. Deve far spallate con Bremer sin dal 1′. Il colombiano lotta e, specialmente nel primo tempo, prevale nel duello fisico con il brasiliano. Con il passare dei minuti viene fermato molto più spesso dal centrale bianconero, abile a non permettergli di calciare in porta.

All. Juric: 6,5. Ai punti, il suo Toro avrebbe meritato il successo. Per quello che si è visto in campo, i ragazzi del tecnico croato hanno messo in campo coraggio e dedizione. E’ mancata la zampata vincente per tornare alla vittoria nel derby che manca dal 2015, ma i granata possono uscire soddisfatti dalla sfida odierna.

JUVE 

Wojciech Szczesny: 6,5. Ancora una volta è fondamentale. Il suo intervento su Sanabria ha tenuto in piedi i bianconeri, riuscendo a farsi trovare pronto alla prima occasione dei granata. Attento anche sulle palle inattive e in uscita.

Federico Gatti: 6. Prestazione positiva per il centrale ex Frosinone. E’ forse il più tignoso dei suoi, lottando come un leone su ogni pallone. Non è sempre perfetto nei suoi interventi difensivi, ma con la sua grinta riesce a rimediare agli errori. Dal 78′ Alex Sandro: 6. Collabora nel finale per difendere la propria porta.

Gleison Bremer: 6,5. Non è facile affrontare un mastino come Zapata, ma ormai l’ex della partita però non teme alcun avversario. Il brasiliano riesce a limitare il più possibile la punta granata, marcandolo a uomo in tutte le zone del campo.

Danilo: 6,5. E’ di gran lunga il più propositivo dei tre centrali bianconeri. Molte volte lo si vede a centrocampo, giocando molti palloni e facendosi notare anche con alcuni lanci illuminanti. Impeccabile nella propria area di rigore.

Andrea Cambiaso: 6,5. Sempre un uomo aggiunto in fase offensiva, l’ex Genoa dimostra ancora una volta le proprie qualità palla al piede. Spesso prova a buttarsi in mezzo, riuscendo a risultare pericoloso in un paio di circostanze. Dal 95′ Carlos Alcaraz: s.v.

Weston McKennie: 6,5. Altra prestazione per nulla male per lo statunitense. L’ex Schalke non si nota moltissimo nelle transizioni offensive dei bianconeri, mentre è più presente in area di rigore dove spesso riesce a trovare il varco per buttarsi dentro.

Manuel Locatelli: 5,5. Ancora una volta non riesce a garantire quella tranquillità che servirebbe nel centrocampo bianconero. Non è rapido a chiudere sulle seconde palle, e in fase di regia non dà qualità alla manovra.

Adrien Rabiot: 5,5. Da un giocatore come lui ci si deve aspettare di più in queste partite. Specialmente nella ripresa, rallenta spesso la manovra di gioco, permettendo al Torino di chiudersi senza problemi. Davanti tocca pochi palloni.

Filip Kostic: 5,5. Gli viene richiesto di salire molto con il baricentro, ma sovente lo si vede giocare in una posizione piuttosto arretrata. Ciò lo limita in fase offensiva e lo mette in difficoltà nel duello in velocità con Bellanova. Dal 64′ Samuel Iling-Junior: 5,5. Per sua fortuna, il Toro non è riuscito ad andare a segno, ma in fase difensiva l’inglese deve migliorare molto. Si perde totalmente Lazaro nella grande chance avuta dall’austriaco.

Dusan Vlahovic: 5. Ingiustificabile. Un attaccante come lui non può sciupare due chiarissime occasioni come quelle capitategli nel primo tempo. Per il resto lotta contro i centrali granata, vincendo però pochi duelli fisici e non riuscendo a lavorare spalle alla porta. Dal 78′ Moise Kean: 5,5. Deve tenere il maggior numero di palloni possibili, ma viene arginato senza problemi da Buongiorno.

Federico Chiesa: 6. Si accende e si spegne in continuazione. Nei primi minuti è il più carico dei suoi, facendosi carico di molte delle azioni offensive bianconere in apertura. Cala dopo un po’, riuscendo a dare una mano anche in fase difensiva. Dal 64′ Kenan Yildiz: 6,5. Pochi minuti e si rende immediatamente pericoloso con una conclusione potente dalla distanza respinta da Milinkovic-Savic. Non ha molti palloni con cui illuminare, ma il suo talento esce fuori anche in quei pochi palloni a disposizione.

All. Allegri: 5,5. I suoi giocatori non avevano iniziato male la sfida. L’approccio era stato buono e, se Vlahovic avesse finalizzato le due occasioni del primo tempo, a questo punto staremmo parlando di altro. Una squadra come la Juventus, però, non può limitarsi a difendere il risultato negli ultimi minuti della sfida, facendo denotare un limite insito da qualche anno in questa squadra.

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