La Lazio si porta a casa i tre punti al Ferraris nella prima partita della trentatreesima giornata di campionato di Serie A. La squadra di Igor Tudor, dopo un primo tempo difficile, riesce a regolare il Genoa grazie al gol di Luis Alberto al 67′. Nel finale di primo tempo colossale occasione per i grifoni, con Ekuban che conclude a rete invece di servire uno tra Retegui e Gudmundsson in area: palla a lato.
GENOA-LAZIO, PAGELLE SERIE A
GENOA
Martinez 6. Può poco sulla rete, dà comunque sicurezza al reparto.
De Winter 6. Match ordinato sul centrodestra, ma a un certo punto rischia tantissimo con una scivolata che poteva costare caro. Spesso presente sulle palle alte.
Vasquez 6,5. Altra buona prestazione del centrale messicano, che non soffre molto sul Taty Castellanos. Sbuccia una potenziale occasione
Vogliacco 6. Prova comunque onesta da parte del centrale, che però si dimentica Luis Alberto sul cross che porta al gol. (Al 79′ Sabelli)
Spence 6,5. Prova quando può a sganciarsi sulla destra durante il primo tempo. Nel secondo tempo però il Genoa attacca di meno e la sua spinta si affievolisce.
Frendrup 6,5. Solita partita di tanta fatica per lui, che magari non riesce a essere troppo incisivo ma tiene botta con Vecino (All’89’ Thorsby SV)
Strootman 5. Oggi fa fatica con il maggior dinamismo di Kamada, apparendo sempre e comunque in ritardo. (Al 69′ Badelj Entra lui e il cervello del Genoa si accende. Non basta per il pari.)
Gudmundsson 5,5. Parte un po’ più arretrato del solito e le sue qualità tecniche vengono leggermente meno rispetto al solito.
Martin 5. Secondo tempo di sofferenza per l’esterno iberico, schierato per la seconda volta in fila da titolare. La Lazio attacca sempre dalla sua parte.
Ekuban 5. Ha l’occasione di poter cambiare la partita in pieno recupero, ma è troppo egoista andando da solo al tiro. In più, qualche errore di qua e di là. (Al 69′ Ankeye 6. Prova a portare scompiglio alla manovra avversaria)
Retegui 6. Combatte da vero guerriero, conquistando nel finale di primo tempo un paio di palloni importanti che il Genoa non concretizza. Tanto sacrificio per lui nel secondo tempo.
LAZIO
Mandas 6. Un paio di buoni interventi per il greco, che sta prendendo sempre più le misure alla massima serie.
Patric 6. Zitto zitto è uno dei senatori di questa Lazio e con la difesa a tre appare davvero a suo agio, ancor più di quanto fatto vedere con Sarri.
Casale 5,5. Una quarantina di minuti senza troppi patemi, poi perde un paio di palloni cruciali che danno il via (Al 46′ Romagnoli 6. Poche sofferenze in difesa, prova a spingersi nella trequarti avversaria per dare peso sui calci d’angolo)
Gila 6,5. Sempre meglio, sempre più sicuro. Ormai il centrale spagnolo è un giocatore determinante per la difesa laziale. Bella marcatura su Retegui.
Marusic 6. Match ordinato per l’esterno, che contiene al meglio le scorribande di Spence della prima frazione.
Vecino 6,5. Giganteggia in mezzo al campo, chiamato a fare più che altro lavoro di copertura e nel secondo tempo lo fa perfettamente.
Kamada 7. La cura Tudor gli ha fatto bene. Molto più mobile, va tra le linee a portare scompiglio e tanto fastidio ai difensori genoani. Il giapponese è arrivato: meglio tardi che mai.
Lazzari 6. Continua il suo impiego sulla sinistra, cerca di farsi spazio ma sfonda raramente. Esce per infortunio. (Al 36′ Hysaj 6. Non fa rimpiangere il compagno di squadra, garantendo anche un po’ di spinta.)
Luis Alberto 7. Fa fatica ad accendersi, nella prima frazione non riesce a incidere contro il muro genoano. Poi inizia a salire di colpi ed è puntuale all’appuntamento con il gol, che mancava da quasi due mesi. (All’86’ Rovella SV)
Felipe Anderson 6,5. Stavolta fa lui il Luis Alberto, ispirando l’azione del gol con il suo piedino delicato. Mancherà a questa Lazio.(Al 69′ Cataldi 6. Porta ordine in mezzo al campo.)
Castellanos 5. Preferito a Immobile, ha sulla coscienza il non aver provato la conclusione nel finale di primo tempo avanti a Martinez provando un improbabile passaggio per Luis Alberto. Unico highlight della sua serata. (Al 69′ Pedro 5,5. Entra lui e la Lazio non è più pericolosa.)
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