Alle 20.45 è scattato il via sull’ultimo impegno domenicale della 33ma giornata della Serie A 2023-2024 tra il Monza di Raffaele Palladino e l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. I brianzoli venivano dal pareggio esterno senza reti strappato a Bologna, mentre i nerazzurri erano reduci dai fasti della qualificazione alle semifinali di Europa League dopo il ritorno con il Liverpool. I nerazzurri tornano al successo in campionato, sconfiggendo per 2-1 i brianzoli. L’Atalanta si riporta a -1 dalla Roma, mentre i brianzoli rimangono in 11ma posizione.
PAGELLE MONZA-ATALANTA 1-2
MONZA
Michele Di Gregorio: 6,5. Forse poteva tentare di buttarsi sul colpo di testa di De Ketelaere, anche se respingere quel pallone sarebbe stato molto complicato. Per il resto, il portiere brianzolo non si lascia scappare nulla, sventando ogni minaccia.
Samuele Birindelli: 5,5. Molto attivo nelle fasi iniziali dell’incontro, il laterale brianzolo si fa vedere in avanti, accentrando la sua posizione. Prova spesso a confezionare la giocata per sé stesso o per il compagno, ma non ha un feeling adeguato con il pallone questa sera.
Armando Izzo: 5,5. Appare fisicamente un po’ abbacchiato, pagando qualcosa in velocità rispetto agli avversari. Nonostante metta in campo esperienza, il centrale napoletano ogni tanto viene colto di sorpresa, sbagliando i tempi d’uscita. Dal 78′ Luca Caldirola: s.v.
Pablo Marì: 6,5. Prova di grande fattura per il centrale spagnolo. Riesce a giocare con la giusta calma, non facendosi prendere dalla frenesia di giocare il pallone. Attento in marcatura sugli inserimenti e i movimenti dei due attaccanti.
Georgios Kyriakopoulos: 6. Prestazione senza infamia e senza lode. In fase difensiva tiene più facilmente Hateboer piuttosto che Holm, concedendo comunque poco a entrambi. Davanti si fa vedere il giusto nel primo tempo, mentre nella ripresa scompare. Dal 65′ Daniel Maldini: 7. Dà qualche iniziativa in più alla manovra biancorossa, soprattutto dopo che la sua squadra ha subito la seconda rete. Si inventa una gran rete dalla distanza, pennellando una conclusione a giro imprendibile per Carnesecchi. Colpisce un palo clamoroso all’ultimo minuto con una precisa conclusione dal limite dell’area.
Warren Bondo: 6. In mezzo al campo è uno dei più irruenti. Fa bagarre con tutti gli avversari possibili, riuscendo a tenere botta contro una delle formazioni più fisiche del campionato. Soprattutto su De Ketelaere è preziosissimo nel suo lavoro da incontrista.
Roberto Gagliardini: 5. Non aveva iniziato malissimo l’incontro. La sua posizione dà equilibrio al Monza, che nonostante alzi molto i laterali soffre poco le ripartenze dei nerazzurri. Si perde totalmente De Ketelaere in occasione del vantaggio della Dea. Male anche nell’azione del 2-0 nerazzurro. Dal 78′ Danilo D’Ambrosio: s.v.
Andrea Colpani: 5,5. Serata poco felice per il Flaco. Rispetto al solito è meno al centro delle azioni più pericolose dei biancorossi. Gli avversari lo pressano per tutto il campo, lasciandogli modo di agire solamente in tempi brevi e con giocate complicate. Dal 54′ Valentin Carboni: 6. Entra male in campo, ma nel finale si inventa una percussione palla al piede che fa nascere l’occasione dalla distanza capitata a Maldini.
Matteo Pessina: 6. Nonostante parta sulla stessa linea di Colpani e Zerbin, il capitano brianzolo si abbassa molto di più rispetto ai due sopracitati. Spesso lo si vede in mezzo al campo nel tentativo di recuperare la sfera, mentre davanti non è nel vivo delle azioni.
Alessio Zerbin: 6,5. Per alcuni tratti del match sembra infermabile. Tanti i dribbling compiuti dall’ex Napoli, abile a creare sempre delle situazioni pericolose dalla sinistra. Manca il centesimo per fare l’euro, spesso però per colpa dei suoi compagni.
Milan Djuric: 5,5. Viene inglobato dai centrali nerazzurri. In particolare, Hien lo marca a tutto campo e, conoscendolo dai tempi di Verona, lo svedese riesce a limitare l’arma principale del bosniaco, il gioco aereo. Dal 78′ Lorenzo Colombo: s.v.
All. Palladino: 5,5. Il suo Monza si è svegliato troppo tardi. I brianzoli hanno concesso troppo ai nerazzurri nei primi 75′ di gioco, lasciando il pallino del gioco agli avversari. Nel finale, sfruttando un calo fisico della Dea, la sua formazione ha sfiorato una clamorosa rimonta, fermatasi sul palo di Maldini al 95′.
ATALANTA
Marco Carnesecchi: 6. Non ha molti pericoli da fronteggiare. Il Monza calcia poco verso la sua porta, perciò i guanti non li deve scaldare. Attento nelle uscite e sulle palle inattive. Si fa sorprendere dalla bella conclusione di Maldini.
Rafael Toloi: 6. Nonostante abbia avuto una stagione complicata, l’ex Roma rimane un elemento di cui il Gasp si fida al massimo. L’italo-brasiliano non si scompone, nemmeno sulle sfuriate di Zerbin, riuscendo sempre a tenere botta alle iniziative avversarie. Dal 68′ Berat Djimsiti: 6. Si allinea agli altri centrali, prendendo la posizione di Toloi alla destra del terzetto nerazzurro. Non fa nulla di eccezionale, lavorando in collaborazione con tutta la difesa della Dea.
Isak Hien: 6. Il suo pressing a uomo su Djuric è una delle chiavi dell’incontro. Spesso il Monza cerca l’ex Salernitana e Verona per far salire la squadra, ma lo svedese è bravissimo ad aggredire il centravanti avversario per mantenere alta la pressione.
Sead Kolasinac: 6. Buon impatto per il bosniaco sul match. Si rende pericolosissimo ad inizio partita, calciando un pallone addosso a Di Gregorio quando poteva appoggiarlo per un compagno. Bravo quando deve scegliere i tempi per aggredire e spezzare la linea.
Emil Holm: 6. La sua partita dura pochi minuti a causa di un problema muscolare che lo costringe a uscire dal campo. Lo svedese non aveva fatto malissimo, trovando spesso il modo per attaccare la profondità sulla destra. Dal 28′ Hans Hateboer: 6. Non si alza moltissimo, perciò punge poco la retroguardia biancorossa. Al contrario, si comporta piuttosto bene in fase difensiva, lasciando pochissimo spazio di manovra agli avversari sulla fascia destra della Dea.
Mario Pasalic: 6. Alterna bene la fase difensiva a quella offensiva, mostrando di aver appreso anche i dettami tattici del mediano. Ogni tanto gli sfugge qualcuno, ma con astuzia e buone doti fisiche riesce a rimediare ai suoi errori.
Ederson: 6. Prova di sostanza per il brasiliano. Il suo compito principale, quello di coprire la propria posizione, lo esegue al meglio. Non fa nulla di eclatante con il pallone al piede, appoggiandosi molto sul compagno più vicino senza rischiare la giocata. Dal 68′ Marten De Roon: 5,5. Non scala su Maldini, lasciando campo all’esterno biancorosso che va a segno dalla distanza.
Mitchell Bakker: 6. Prova discreta per il laterale neerlandese. Dietro si comporta abbastanza bene, non soffrendo le iniziative sulla fascia destra. Davanti può far di più, considerata la sua propensione alla fase offensiva. Dal 46′ Matteo Ruggeri: 6,5. Fornisce energie, muscoli e coraggio alla fascia sinistra della Dea. Ottimo il suo apporto in fase offensiva, facendosi vedere con costanza nell’ultimo quarto di campo.
Charles De Ketelaere: 7. Non è una serata facile per lui. Bondo lo martella continuamente, ma il belga ha comunque modo di combinare di compagni nonostante il pressing dell’avversario. Sblocca il risultato con un’incornata perfetta da calcio d’angolo. Dal 64′ Teun Koopmeiners: 6. Ingresso quasi anonimo per il neerlandese. Si limita al compitino l’ex AZ, trovando soluzioni comunque utili per la sua squadra al fine di costruire azioni pericolose, non tentando mai la conclusione.
El Bilal Touré: 7. Alla prima da titolare con la maglia dell’Atalanta, il centravanti maliano non convince nel primo tempo. Si muove parecchio, senza però esser coinvolto a sufficienza nella manovra. Nella ripresa si scatena, combinando alla perfezione con Lookman e andando a segno per la seconda volta in Serie A.
Ademola Lookman: 7. Ad inizio partita si mangia un gol abbastanza semplice da realizzare per uno come lui, sparacchiando alto il pallone da ottima posizione. Si rifà sia battendo l’angolo della rete dell’1-0 firmata da De Ketelaere, sia servendo con un tocco d’esterno delizioso Touré per il gol del raddoppio.
All. Gasperini: 6,5. Torna al successo la Dea in trasferta. Una vittoria di questa fattura serviva eccome alla formazione bergamasca, sia per smuovere la classifica che soprattutto per mettere pressione a Bologna e Roma. Sicuramente il calo psico-fisico nel finale non farà piacere al tecnico della Dea, ma per questa sera è andata bene.
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