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Pagelle Atalanta-Juventus 0-1, voti Coppa Italia: Vlahovic sontuoso, Lookman funambolico, De Ketelaere zombie

Dusan Vlahovic
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A partire dalle ore 21.00 Atalanta e Juventus si sono affrontate nella Finale di Coppa Italia che ha visto trionfare la Vecchia Signora. La partita è terminata con il risultato di 0-1 e a sollevare la Coppa sono stati gli uomini di Massimiliano Allegri. Nessuna rivincita per la Dea contro i piemontesi a distanza di tre anni dopo l’ultima finale. Ecco di seguito le pagelle della sfida.

PAGELLE ATALANTA-JUVENTUS

ATALANTA

Carnesecchi 6: il portiere atalantino non può molto sul tiro di Vlahovic che lo trafigge da distanza ravvicinata. Imprendibile il tiro.

De Roon 6: prova a dare fisicità al centrocampo e rincorre soprattutto nel corso dei primi quarantacinque minuti i giocatori della Juventus che in ripartenza sono pericolosi. Esce in lacrime per infortunio ed è in dubbio la sua presenza in finale di Europa League. Dal 66′ Toloi: s.v.

Hien 5,5: la sua partita si divide in diverse fasi. La prima, che va sino al 25esimo del primo tempo, è alquanto complicata. Crede di lasciare in posizione irregolare Vlahovic ma non sa che Djimsiti lo tiene in gioco; inoltre non riesce a prendere posizione. Poi nella seconda parte della prima frazione contrasta energicamente sempre il serbo e questa volta gioca in anticipo e ci mette il fisico. Nella ripresa difficilmente sbaglia i contrasti, ringhiando. Dal 59′ Scalvini 5,5: prova a buttarsi in avanti già dal primo minuto in cui entra in campo. Non riesce però a farsi trovare ingabbiato bene.

Djimsiti 4: prova buia. La prima parte di gara è disastrosa con la grave disattenzione di non salire in tempo lasciando in gioco Vlahovic. Poi buca un intervento in scivolata e sembra non essere in controllo di posizione e partita. Cresce nell’ultima parte della prima frazione. Anche nel corso del secondo tempo è sempre in affanno, non regge quasi mai l’attacco della Juventus e il peso di Vlahovic.

Zappacosta 5,5: sulla fascia si vede e sente poco. La Juventus fa un grande lavoro difensivo e nonostante un Chiesa tutt’altro che brillante, quando arriva sul fondo non è pericoloso. Dal 59′ Hateboer 5: mai realmente in partita, si vede e sente poco in mezzo al campo.

Ederson 6: il più attivo nei primi 45′ minuti, prova a dare una scossa alla propria squadra ma la difesa impermeabile bianconera gli complica eccessivamente la vita soprattutto nei passaggi in verticale.

Pasalic 5: difficile anche per lui la partita dell’Olimpico. La Juve lo ingabbia e non riesce a trovare gli spazi giusti, come in occasione del suo tiro smorzato dai difensori. I passaggi semplici non sempre sono precisi. Dal 59′ Miranchuk 5,5: il suo ingresso prova a dare maggiore imprevedibilità in avanti ma non è un successo il cambio.

Ruggeri 5,5: Cambiaso regge e lui fatica. Si vede soprattutto dietro quando deve rincorrere gli avversari. Arrivare sul fondo è complesso e mai realmente produttivo.

Koopmeiners 6,5: svaria sul fronte offensivo, solo che uno contro dieci è complesso. Lui ci mette impegno, fisicità e forza, oltre che tecnica. Prova un tacco volante che se fosse passato avrebbe mandato in porta il compagno. Nella ripresa è ottima la sua prova, cresce d’intensità e soprattutto a centrocampo domina fisicamente e tecnicamente.

De Ketelaere 4,5: una totale bocciatura per lui che viene sostituito dopo appena 45 minuti. Dal punto di vista tecnico, si sa, è difficilmente attaccabile, ma questa sera non lo da quasi mai a vedere. Dal punto di vista fisico soffre invece, maledettamente, l’aggressività della difesa juventina che lo argina e lui non fa molto per accendersi. Dal 46′ El Bilal Touré 5,5: manca la sua tecnica a questa squadra che non riesce a bucare la difesa bianconera.

Lookman 6,5: il nigeriano in attacco non ha vita semplice perché la Juve gli sbarra spesso e volentieri la strada. Lui è caparbio, abbassa la testa e prova ad attaccare per aprire la barriera bianconera ma non ci riesce. Prova conclusioni spesso ribattute. Sale in cattedra nella ripresa e nonostante lo schermo della Vecchia Signora, il suo funambolismo lo aiuta e colpisce anche un palo dalla distanza.

JUVENTUS

Perin 6: non deve praticamente mai intervenire. L’Atalanta non ha una conclusione pulita tant’è, che a bucarlo, stava per essere un tiro deviato uscito di un nulla.

Gatti 7: sontuoso in fase difensiva. Gli attacchi della Dea vengono vanificati spesso e volentieri, De Ketelaere viene costantemente annullato dal punto di vista fisico. Rabbioso, aggressivo e perfetto.

Bremer 8: un muro. Non ci sono altre parole per descrivere la partita del brasiliano che è da studiare probabilmente. Quando l’Atalanta prova ad attaccare lui è sempre in anticipo e pronta a intervenire. Non manca un affondo e non perde un contrasto.

Danilo 7,5: personalità, leadership e letture difensive impeccabile. Anche la sua gara è perfetta, probabilmente quella richiesta dallo stesso Allegri. Non passa una maglia nerazzurra dalle sue parti, è sempre difficile da superare. De Ketelaere non prova nemmeno a puntarlo.

Cambiaso 7: arriva da una sua palla geniale il gol di Vlahovic. Verticalizza immediatamente e lancia in porta il serbo che la butta dentro. Poi spinge ed è pericoloso in avanti. Perfetto in difesa, viene impegnato nella ripresa da Ruggeri. Dall’81’ Weah: s.v.

McKennie 6: la sua presenza non è ingombrante a centrocampo e lo si vede difficilmente in possesso della sfera. Non riesce a inserirsi e l’Atalanta lo chiude efficacemente. Attento in difesa, si abbassa molto per creare densità nella propria area di rigore.

Nicolussi Caviglia 6,5: gestisce la sfera al centro del campo e riesce a dettare i tempi di gioco efficacemente. Non sente il peso di una sfida così importante e la gioca con estrema personalità. Dal 62′ Miretti 6: entra per gestire la sfera a centrocampo e per mettere ordine.

Rabiot 6,5: tanata legna e sostanza per il francese nella zona centrale del campo. Battaglia su ogni pallone e prova a essere fulmineo in ripartenza. Fa sentire il fisico e si posiziona perfettamente in campo e tra le linee. Si abbassa nel finale e aiuta la difesa.

Iling Jr. 6: quando accelera ha un altro passo e i giocatori della Dea lo soffrono in ripartenza seppur non riesca a lasciare il segno. Le sue transizione sono però importantissime perché creano superiorità numerica nella metà campo avversaria.

Vlahovic 8: il serbo gioca una partita perfetta. La sua gara va analizzata bene perché sarebbe da far rivedere agli attaccanti. La posizione è decisamente perfetta, non lascia rifiatare Hien nella prima mezz’ora di gioco e infatti al quarto gli scappa via e insacca la palla in rete dopo una strepitosa palla di Cambiaso. Poi il centrale ex Verona gli prende metri e tempo ma lui non rinuncia ai duelli e ai contrasti fisici, vincendoli quasi tutti. Rientra per aiutare la squadra e quando la Dea attacca rimane altissimo per cercare di ripartire. Segna la seconda rete che gli viene annullata per fuorigioco. Sontuoso. Dall’81’ Milik: s.v.

Chiesa 5: l’esterno in forza alla squadra di Massimiliano Allegri è impreciso e inconcludente. Corre ma lo fa a vuoto e soprattutto quando entra in possesso della sfera sembra confuso. Cade nella prima frazione di gioco e molto, venendo però raramente toccato dai giocatori della Dea. Per il resto della gara prova ripartenze veloci molto spesso terminate in un nulla di fatto per mancati agganci o passaggi imprecisi. Da uno come lui ci si aspetta decisamente di più. Dal 70′ Yildiz: s.v.

Foto: LaPresse

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