L’orologio scorre, gli Europei di calcio si avvicinano sempre di più. Da metà giugno partirà l’avventura continentale con ventiquattro squadre pronte a sfidarsi per poter strappare all’Italia il trono di campione. Ma oltre al successo, c’è anche una bella iniezione economica da potersi portare a casa.
Gli Europei hanno un montepremi totale di 331 milioni di euro da suddividere fra tutte le 24 finaliste, che prenderanno come minimo una quota di partecipazione di 9,25 milioni. La qualificazione agli ottavi garantirà un altro milione e mezzo, a cui bisogna aggiungere un milione per ogni vittoria nel girone e 500.000 euro per ogni pareggio.
Arrivare ai quarti di finale darebbe a ogni squadra altre due milioni e mezzo di euro, mentre l’assegno diventerebbe di quattro milioni per l’accesso in semifinale. Cambia invece la portata dell’ultimo atto: sono quattro milioni per la finalista, otto invece per la vincitrice dell’Europeo. Dunque la squadra vincitrice può arrivare fino a 28,25 milioni di euro.
Quasi lo stesso montepremi che si portò a casa l’Italia tre anni fa dopo il successo di Londra. La FIGC staccò infatti un assegno complessivo da 28 milioni.
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