Una stagione disastrosa per il Napoli scudettato. Tra cambi di allenatore e una squadra completamente scollegata rispetto a quella dell’anno scorso, gli azzurri rischiano di interrompere una striscia di quattordici anni consecutivi nelle competizioni europee. Ma non è ancora detta l’ultima parola.
Esiste ancora la porticina Conference League, che dall’anno prossimo cambierà formato come le ‘sorelle maggiori’ Champions League ed Europa League, con trentasei squadre ed otto partite nella prima fase. Ma non tutto dipende dall’undici di Calzona.
In primis, il Napoli deve vincere questo pomeriggio alle 18.00 con il Lecce di Luca Gotti, che ha già conquistato la permanenza in massima serie. Giallorossi che giocheranno dunque con ben pochi pensieri per la testa, e al contempo il Torino non deve vincere contro l’Atalanta di Gian Piero Gasperini, fresca vincitrice dell’Europa League.
Questo basterebbe per il nono posto, ma ci vorrebbe ancora una ‘mano’ dalla Fiorentina, che si giocherà la finale di Conference con l’Olympiakos. In caso di successo della viola, allora il Napoli potrebbe essere in Europa per il quindicesimo anno di fila. Un piccolo, minuscolo contentino dopo una delle peggiori stagioni dell’era De Laurentiis, che arriva subito dopo il primo, grande trionfo.
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