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Conference League

Perché la Fiorentina giocherà di nuovo in Conference League e il mancato “ripescaggio” del Torino

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Rolando Mandragora
Mandragora / LaPresse

Un’altra occasione persa per la Fiorentina. La squadra di Vincenzo Italiano non è riuscita a sollevare al cielo la Conference League, venendo sconfitta durante i tempi supplementari dall’Olympiakos. La bacheca viola rimane dunque immutata a distanza di 23 anni dall’ultima volta, ma ci si potrà provare nuovamente il prossimo anno.

La squadra viola sarà sicuramente in Conference per il terzo anno consecutivo. Vista anche la vittoria della Coppa Italia della Juventus, già qualificata in Champions League, i posti nelle competizioni UEFA per le squadre italiane sono stati ripartiti nel modo ‘classico: le prime cinque (Inter, Milan, Bologna, Juventus ed Atalanta) in Champions, sesta e settima, Roma e Lazio (ripescata via la Coppa Italia) in Europa League e Fiorentina in Conference.

Diventa pressoché inutile il recupero della partita tra Fiorentina ed Atalanta di domenica 2 giugno: la viola è lontana quattro punti dal settimo posto della Lazio ed è dunque sicuramente ottava. Conta qualcosa in più per la Dea, che ha l’opportunità di scavalcare la Juventus e dunque di salire al terzo posto.

Chi ne esce senza sorriso è il Torino. I granata speravano nel successo in Conference della Fiorentina per poter così accedere nella terza competizione nazionale, ma con questo scenario la squadra di Juric rimane ancora una volta a bocca asciutta.

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