Luciano Spalletti sfoglia la margherita. Anzi, continua a farlo. Non per il proverbiale “M’ama o non m’ama” quanto per capire quale potrebbe essere il modulo giusto per l’Italia in vista dei Campionati Europei di Germania 2024. Lo schieramento in campo rappresenta un cruccio notevole per il nostro commissario tecnico che, invece, confidava di avere basi ben più solide a 10 giorni dal via della manifestazione continentale.
Proviamo a ripercorrere l’andamento della nostra formazione. Dopo aver disputato la prima parte delle qualificazioni verso Germania 2024 con il 4-3-3 di Roberto Mancini, è arrivato l’addio del nostro commissario tecnico. Luciano Spalletti ha deciso di proseguire con lo stesso schema, salvo poi virare sul 3-5-2 nelle due amichevoli disputate contro Ecuador e Venezuela negli Stati Uniti.
Un passaggio di modulo dettato da due motivazioni: dare maggiore copertura in fase difensiva e, non ultimo, sfruttare il cosiddetto “blocco Inter” che ha dominato il campionato. Gli infortuni di Acerbi e Scalvini hanno ridotto numericamente il pacchetto arretrato, per cui ieri sera contro la Turchia il tecnico di Certaldo ha scelto di tornare alla difesa a 4 con il 4-2-3-1.
A questo punto Luciano Spalletti, sfogliando la margherita, non può che continuare a chiedersi se proseguire con lo schieramento a 3 oppure con lo schieramento a 4. L’amichevole contro la Bosnia di domenica 9 giugno potrebbe dare un ulteriore chiarimento allo scioglimento del rebus. Come giocherà la formazione azzurra agli Europei?
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