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Italia Under 21 improvvisata e in balia dell’Ucraina: quale futuro e quali nomi?

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Carmine Nunziata
Nunziata / LaPresse

Una pesante mazzata per l’Italia Under 21 di Carmine Nunziata. Nella seconda partita del Torneo Maurice Revello gli azzurrini hanno subito una pesante sconfitta contro l’Ucraina, un netto 4-0 che si rivela essere il ko più pesante da trentatré anni a questa parte, dallo 0-6 contro la Norvegia del 1991.

Tanti, troppi esperimenti rispetto al debutto con il Giappone, cambiando dieci undicesimi della formazione che aveva ben debuttato nel torneo tre giorni fa. L’unico confermato è Giovanni Fabbian, investito del ruolo di capitano e che, con i ranghi al completo, sarebbe quasi un ‘dodicesimo uomo’ essendo chiuso nel suo ruolo da Cesare Casadei.

Assieme a lui fanno già parte del gruppo U21 Cher Ndour, dotato di mezzi fisici importanti ma che è in un momento in cui ha bisogno necessariamente di giocare partite (solo 399 minuti complessivi lo scorso anno tra Paris Saint-Germain e Braga), e Sebastiano Esposito, che può ricoprire il ruolo di ‘fantasia’ di questa squadra, mentre in difesa Daniele Ghilardi si è già imposto come un ottimo giocatore con la maglia della Sampdoria, con Andrea Pirlo che lo ha reso immediatamente titolare.

Giocatori interessanti in questa selezioni però ci sono. Mattia Zanotti concorre per un ruolo da titolare sulla fascia destra, mentre Giacomo Faticanti in mezzo al campo ha tutti i mezzi per essere un calciatore di lotta e governo di alto livello, con l’intelligenza giusta di giocare il pallone. Alessandro Bianco può ritagliarsi un ruolo da regista, ma occhio anche a Luis Hasa, trottolino della Juventus Under 23, e Antonio Raimondo, che con il Giappone ha segnato una doppietta.

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