Manca poco più di un giorno al debutto azzurro agli Europei contro l’Albania. Una sfida già importante per gli azzurri, inseriti nel gruppo B con Spagna e Croazia e che con tre punti in saccoccia potrebbero affrontare le altre due sfide in maniera più leggera per passare il turno. Ma intanto rimane ancora un punto di domanda: quale sarà il modulo che sceglierà Luciano Spalletti?
Da marzo è un dubbio che aleggia sulla nostra Nazionale. Il tecnico di Certaldo è partito infatti con il 4-3-3 che ha fatto le fortune del suo Napoli, per poi varare la difesa a tre nelle amichevoli in America. E nelle due sgambate pre-Europeo, ha provato entrambe le formazioni, con la difesa a tre che sembra averlo convinto leggermente in più, regalando più stabilità alla manovra.
Nella conferenza stampa pre-Albania ha parlato di come la difesa a tre non sia soltanto un modo per essere più coperti nella propria metà campo, ma ha tenuto conto che può essere anche più offensiva. Lasciando anche il dubbio, nel caso di schieramento a tre dietro, se giocare anche con due punte insieme.
L’ipotesi di schierare entrambi i numeri 9, Gianluca Scamacca e Mateo Retegui, sembra però indietro nelle gerarchie, se non a partita in corso. Aggiungere un altro assetto ad una Nazionale che non sembra avere ancora trovato la sua identità potrebbe essere controproducente. Per questo, in caso di difesa a tre, possibile l’utilizzo del 3-4-2-1 visto a Empoli con la Bosnia ed Erzegovina. Magari con l’inserimento di Giacomo Raspadori alle spalle della punta assieme a Chiesa, visto il forfait di Nicolò Fagioli e il possibile inserimento in mediana di Davide Frattesi, che farebbe da ‘supplente’ a Nicolò barella recuperato ma che potrebbe partire dalla panchina almeno per il debutto di domani.
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