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Italia, la chiave per fermare la Spagna è a centrocampo? Le ipotesi per la sfida di giovedì

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Nicolò Barella
Barella / LaPresse

Due giorni alla sfida che può cambiare il destino dell’Italia di Luciano Spalletti ad Euro 2024. Gli azzurri se la vedranno con la Spagna di Luis de la Fuente per la seconda giornata del girone B della manifestazione continentale in corso in Germania. A Gelsenkirchen la formazione di Spalletti si opporrà alla compagine più tosta del raggruppamento, ostacolo che potrebbe fornire indicazioni ben più considerevoli sulle ambizioni dell’Italia in quest’edizione degli Europei.

Una prima valutazione è stata fatta sulla base della prestazione con l’Albania. Gli azzurri hanno dominato la partita, ribaltando il risultato dopo il gol subito a freddo dopo 22″ – il più veloce della storia degli Europei – vincendo l’incontro per 2-1 grazie alle reti di Bastoni e Barella. Sul piano tattico la compagine tricolore non ha avuto alcuna difficoltà a dominare l’avversario, apparso però troppo remissivo e non qualitativamente probante per comprendere a pieno le potenzialità degli azzurri.

In particolare, il lavoro dei centrocampisti è apparso fondamentale per la predisposizione al pressing che Spalletti esige dalle sue squadre. Se Jorginho è l’uomo deputato al palleggio, perciò non ha compiti di aggredire l’uomo, ciò che Spalletti richiede a Barella e Frattesi, in posizione diverse, richiede un grande sforzo fisico ed energetico. Il sardo con i balcanici ha corso a perdifiato per tutta la partita, mettendosi in luce per corsa ed impegno, mentre il romano ha dovuto concentrarsi più sugli inserimenti in area, caratteristica principale del suo stile di gioco.

Con la Spagna, l’impostazione tattica di Spalletti potrebbe subire delle variazioni rispetto all’incontro di sabato. Gli spagnoli hanno nel sangue la capacità di giocare nello stretto in mediana, costruendo azioni elaborate, meticolose ed estenuanti per gli avversari che spesso corrono a vuoto pur di provare a recuperare il pallone. Il 4-2-3-1 spallettiano visto a Dortmund con l’Albania potrebbe non garantire quella densità necessaria per limitare il palleggio asfissiante degli iberici.

Quale potrebbe essere l’opzione per limitare questa caratteristica della Spagna? Più che l’utilizzo del 3-4-2-1, che comporterebbe la stessa inferiorità numerica, Spalletti potrebbe ricorrere al 4-3-3, uno dei moduli preferiti dal CT azzurro. Al posto di Frattesi, elemento molto valido in attacco ma che in fase di non possesso non ha la stessa dimestichezza, il tecnico di Certaldo potrebbe inserire Cristante tra gli undici titolari. Il centrocampista della Roma è molto abile a sporcare il palleggio degli avversari, e la sua fisicità può costituire elemento di disturbo tra gli spagnoli. Probabilmente, Spalletti darà nuovamente fiducia alla formazione scesa in campo con l’Albania: ciò non toglie che l’Italia potrà cambiare pelle in corso d’opera.

PROBABILI FORMAZIONI ITALIA-SPAGNA

ITALIA (4-2-3-1): Donnarumma; Di Lorenzo, Bastoni, Calafiori, Dimarco; Jorginho, Barella; Frattesi, Pellegrini, Chiesa; Scamacca. Allenatore: Spalletti.

SPAGNA (4-3-3): Unai Simon; Carvajal, Le Normand, Nacho, Cucurella; Fabián Ruiz, Rodri, Pedri; Lamine Yamal, Morata, Nico Williams. Allenatore: de la Fuente

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