Chi sostituisce Calafiori contro la Svizzera? Squalifica, alternative, modulo

Tempo di pensare agli ottavi di finale per l’Italia. Ad Iserlohn gli azzurri si stanno preparando per poter affrontare la quadrata Svizzera, che ha chiuso il girone A al secondo posto e sfiorando a lungo anche la prima piazza rischiando di fare il colpaccio contro la Germania. Luciano Spalletti però dovrà ridisegnare la difesa a causa della squalifica di Riccardo Calafiori. 

Un’assenza pesante per il commissario tecnico, che non ha avuto remore di lanciare il calciatore del Bologna da titolare. Che ci fosse la difesa a quattro o la difesa a tre, il ventiduenne romano è sempre stato un punto di riferimento soprattutto per le sue capacità di conduzione del pallone (reminescenze del suo recente passato da terzino) che gli permettono, con Bastoni, di essere un regista aggiunto. Non per niente, il gol del pareggio contro la Croazia nasce proprio da una sua iniziativa personale. 

Per sostituire Calafiori, che tornerà a disposizione in caso di quarti di finali, sembra esserci una sfida a due tra Alessandro Buongiorno e Gianluca Mancini. Se dovesse essere riconfermato lo schieramento a tre dietro come visto contro la Croazia, assai probabile l’impiego del calciatore del Torino, molto più abituato a vestire i panni del perno centrale in questa difesa, essendo un marcatore puro. Forse il calciatore con le qualità più simili a quelle di Francesco Acerbi. E oltretutto, il suo impiego riporterebbe Bastoni a ricoprire il ruolo di braccetto di sinistra, il suo ‘vestito ideale’ all’Inter. Venendo deresponsabilizzato da ruoli di marcatura vera e propria e tornando ad essere uno dei difensori più produttivi offensivamente d’Europa.

Se invece la soluzione scelta fosse quella della difesa a quattro, più possibile l’impiego di Gianluca Mancini, che dall’arrivo di Daniele De Rossi è stato in maniera assai produttiva un ottimo centrale destro, riuscendo anche a limitare quella ruvidità che lo ha spesso contraddistinto nelle passate stagioni. Appare più indietro Federico Gatti, alla fine ‘ripescato’ per gli infortuni di Acerbi e Scalvini.

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