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Copa America, è il tempo della finale: Argentina per diventare la più titolata, di fronte la Colombia e la fantasia di James

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Lionel Messi
Messi / LaPresse

L’Hard Rock Stadium di Miami Gardens è pronto all’ultimo atto della Copa America. Sembrava tutto apparecchiato per il Superclasico de Las Americas ma invece le cose non sono andate come tutti si aspettavano: se da una parte l’Argentina ha compiuto il suo lavoro, dall’altra parte il Brasile ha alzato bandiera bianca in precedenza, lasciando spazio alla Colombia.

Ma partiamo dall’Albiceleste, che si è confermata nuovamente come una delle selezioni più ricche di talento del pianeta. Solo l’Ecuador, con un gol in pieno recupero agli ottavi, è riuscito a impensierire davvero Messi e compagni, che arrivano con il vento in poppa all’ultimo atto per diventare la selezione più titolata della storia del torneo.

Ma dall’altra parte la Colombia, alla terza finale della sua storia, non vorrà mica fare da bella statuina. Fase ad eliminazione passata in carrozza costringendo al secondo posto il Brasile, Panama strapazzato e un successo con l’Uruguay sofferto e meritato avendo giocato tutto il secondo posto in dieci uomini soffrendo poco.

Tra il tanto talento a disposizione, brilla il confronto tra i numeri dieci. Leo Messi, che potrebbe essere all’ultima recita con l’Albiceleste dopo una carriera incastonata di successi. James Rodriguez, per qualche anno uno dei talenti più brillanti al mondo, scomparso dai radar negli ultimi anni per poi balzare agli onori delle cronache in questa Copa America, magari un po’ più bolso ma con un piede fatato. Chiunque vincerà, sarà un gran talento ad alzare la coppa.

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