Dalle stelle alle stalle. Questo è ciò che i tifosi partenopei hanno pensato dopo aver vissuto una delle stagioni del Napoli più deludenti degli ultimi tre lustri. Uno scudetto storico, tanto aspettato e bramato all’ombra del Vesuvio, ha preceduto un vero e proprio annus horribilis, nel quale sono succeduti tre allenatori – Rudi Garcia, Walter Mazzarri e Francesco Calzona – i quali non sono riusciti a imprimere una sterzata a un dietrofront clamoroso per salvare una stagione disastrosa.
Decimo posto, 53 punti, peggior stagione per una squadra detentrice del titolo e primo anno senza coppe europee dopo 14 anni. Da qui il Napoli dovrà ripartire, non privo però di pressioni e aspettative. Infatti il presidente Aurelio De Laurentiis si è affidato a uno dei tecnici italiani più influenti dell’ultimo decennio, Antonio Conte. Il leccese arriva a Castel Volturno voglioso di rimettersi in gioco, dopo un’avventura scevra di soddisfazioni con il Tottenham, e a più di tre anni di distanza dallo scudetto conquistato con l’Inter, l’ultima stagione vissuta in Italia.
Il calciomercato, dopo un anno tragico, non poteva non essere pieno di movimenti. Tanti i nuovi arrivi in casa Napoli. Si è investito molto in difesa: le casse partenopee hanno versato quasi 50 milioni di euro per accaparrarsi uno dei centrali più forti in Italia, Alessandro Buongiorno dal Torino, e un prospetto spagnolo interessante, il classe 2002 Rafa Marin. Inoltre, dalla Roma è arrivato a parametro zero Leonardo Spinazzola. Ma attenzione, perché il mercato partenopeo non è di certo finito qui. C’è da risolvere il caso spinoso di Victor Osimhen: la punta è ai saluti, ma il Chelsea, società interessata al nigeriano, ancora non ha affondato il colpo. Sempre dalla società londinese potrebbe arrivare il sostituto di Osimhen, un pupillo di Conte come Romelu Lukaku.
Cosa aspettarci dal Napoli in questa stagione? La compagine azzurra, come detto sopra, non disputerà alcuna competizione europea. Perciò, la formazione di Conte avrà un grande vantaggio rispetto a tutte le altre concorrenti per le posizioni di vertice. Una situazione pressocché identica il tecnico partenopeo l’ha vissuta con la Juventus. Nella stagione 2011-2012, i bianconeri hanno scelto Conte per rifondare una squadra disastrata reduce da due settimi posti consecutivi. In quel caso, la Juventus vinse lo scudetto. Vedremo se riaccadrà lo stesso anche quest’anno, ma la concorrenza sarà di gran lunga superiore rispetto a tredici anni fa.
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