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Serie A

Pagelle Udinese-Lazio 2-1, voti Serie A: Thauvin incanta, Brenner gioiello da preservare, male la difesa biancoceleste

Florian Thauvin

La seconda giornata della Serie A 2024-2025 si è aperta con il match tra l’Udinese di Kosta Runjaic e la Lazio di Marco Baroni. I friulani venivano dal pareggio esterno per 1-1 di Bologna, mentre i biancocelesti dal successo per 3-1 contro il Venezia. Una gagliarda prestazione dei padroni di casa regala i tre punti alla formazione bianconera, che grazie ai gol di Lucca e Thauvin ottiene il primo successo in campionato. Nulla può la rete segnata allo scadere da Isaksen.

PAGELLE UDINESE-LAZIO 2-1

UDINESE

Maduka Okoye: 6,5. Nel primo tempo non viene pizzicato dalla produzione offensiva avversaria. Con la sua squadra in dieci uomini, fa valere il suo carisma e si nota per almeno un paio di interventi salvifici.

Nehuen Perez: 6. Prestazione di assoluta solidità del centrale argentino, che sembrava in procinto di partire alla vigilia della stagione. Non commette errori particolari nel finale di gara e tiene botta insieme ai compagni nell’assalto finale degli avversari.

Jaka Bijol: 6,5. Annulla Castellanos. Difficilmente lo sloveno, se impegnato in un duello fisico, difficilmente ne esce sconfitto. In marcatura è attento a non sbagliare le letture, e la sua stazza muscolare lo facilita nei corpo a corpo con gli avversari.

Lautaro Giannetti: 6. Si limita a non sbagliare. Non appare nella sua giornata migliore e più volte rischia di commettere un errore pesante. Con saggezza però inizia a scaraventare il pallone il più lontano possibile ogni qual volta ne può disporre. Dal 75′ Christian Kabasele: s.v.

Kingsley Ehizibue: 6,5. Non spinge moltissimo. Nel primo tempo forse avrebbe potuto essere più spavaldo, preferendo rimanere più coperto. Si trova al posto giusto nel momento giusto, immolandosi in un salvataggio sulla linea sul colpo di testa di Romagnoli.

Jesper Karlstrom: 6,5. Ordinato, preciso e efficace. Non si distingue per nessuna qualità in particolare, se non per l’attenzione con cui interpreta questa partita. Un buon innesto per la formazione bianconera, voluto proprio da Runjaic per rinforzare la sua mediana.

Martin Payero: 6. Partita robusta quella disputata dal centrocampista argentino. Con sfrontatezza si lancia su ogni pallone vagante, garantendo muscoli e energia alla mediana friulana. Davanti è poco presente. Dal 66′ Sandi Lovric: 6. Fornisce energie preziose nella seconda metà di gara.

Hassane Kamara: 5,5. Corsa, coraggio e intensità. Il laterale friulano unisce perfettamente i tre fattori per dar vita a una prestazione di grande livello. Fisicamente è in formissima, tant’è che quando parte difficilmente Lazzari lo può fermare. La troppa foga con cui ha interpretato questa partita, però, lo porta all’espulsione.

Florian Thauvin: 8. Se il fisico lo assiste, le sue qualità riesce a mostrarle con estrema semplicità. Pennella un cross con il quale regala a Lucca il pallone dell’1-0. Non si risparmia e mette la sua firma nel match con un gol arrivato al termine di un assolo di quaranta metri. Dal 75′ Oier Zarraga: 6. Prezioso il suo lavoro sulla fascia destra, non propriamente il suo ruolo naturale.

Brenner: 7. Oggetto misterioso nell’ultima stagione, quest’anno probabilmente capiremo perché l’Udinese è andato a prenderlo da Cincinnati un’estate fa. Con tecnica e fantasia, si divincola a centrocampo con una rapidità a tratti disarmante. Dal 66′ Jurgen Ekkelenkamp: 6. Anche il neerlandese si immola sull’esterno, ma dalla parte opposta di Zarraga, sacrificandosi in una zona del campo non praticata spesso.

Lorenzo Lucca: 7. L’ariete di sfondamento dell’undici bianconero riesce a sbloccarsi in questo campionato. Sfrutta il delizioso cross di Thauvin e la disattenzione di Romagnoli per andare a segno di testa. Efficace il suo lavoro da centroboa. Dal 82′ Keinan Davis: s.v.

All. Runjaic: 7. Prepara al meglio la partita. I duelli individuali in mezzo al campo premiano l’Udinese, che di fatto domina i primi 60′. Con il rosso di Kamara deve riorganizzare la sua formazione, riuscendo in qualche modo a portare a casa il massimo della posta.

LAZIO

Ivan Provedel: 5,5. Non gli si può imputare nulla in particolare, ma non merita la sufficienza. E’ troppo falloso in impostazione, sbagliando diversi appoggi per i compagni nella propria trequarti.

Manuel Lazzari: 6. Uno dei pochi a salvarsi. Se in difesa deve fare i conti con l’intraprendente Kamara, in attacco ha modo di spingere non dispiacendo in zona cross. Di certo non è uno dei colpevoli della sconfitta biancoceleste.

Nicolò Casale: 5,5. Partecipa alla “frittata” difensiva che è costato il gol di Lucca. E’ lui a perdersi l’attaccante bianconero in area di rigore, lasciando totalmente libero di muoversi l’ex Ajax. Si riscatta parzialmente con un salvataggio cruciale su Payero nel finale del primo tempo. Dal 46′ Patric: 5. Non sistema le cosa, anzi. Si muove malissimo in occasione dell’azione del 2-0 di Thauvin, sbagliando la direzione di corsa e consentendo al francese di infilarsi in area.

Alessio Romagnoli: 5. Da un giocatore della sua esperienza, errori di disattenzione come quello commesso in occasione del gol di Lucca sono imperdonabili. E’ lui a tenere in gioco Ehizibue, fermandosi poi pensando che l’avversario fosse in fuorigioco.

Adam Marusic: 5. Prestazione deludente. Davanti non si fa mai vedere, visto che è Lazzari l’esterno che si sgancia maggiormente. Dietro fa acqua da tutte le parti, con Ehizibue che ha la possibilità di affondare con semplicità sulla sua fascia. Dall’84’ Elseid Hysaj: s.v.

Mateo Guendouzi: 5. Che difficoltà per il francese, una delle migliori note dell’ultima stagione biancoceleste. Nel secondo tempo viene annichilito fisicamente dalla mediana bianconera. Non incide nemmeno in zona d’attacco.

Matias Vecino: 5,5. Nel primo tempo non lo si vede. Sparisce dietro alle sagome avversarie. Cresce, seppur di poco, nel secondo tempo. La sensazione è che gli manchino chilometri da percorrere per arrivare a una condizione fisica ottimale.

Fisayo Dele-Bashiru: 6. Tecnicamente si deve affinare, ma ha a disposizione un motore di pochi eguali in questo campionato. Nelle poche progressioni in velocità, impressiona per i metri che recupera a tutti nelle prime fasi dello scatto. Nell’ultimo quarto di campo si perde. Dal 60′ Gustav Isaksen: 6. L’ingresso in campo non è dei peggiori, ma nel finale di gara si intestardisce e prova a fare tutto da solo, sbagliando completamente l’approccio alla fase più calda dell’incontro. Si riscatta mettendo a segno il gol dell’1-2, appoggiando in rete il pallone dopo il tiro parato da Castellanos.

Tijjani Noslin: 5. Uno dei peggiori in casa Lazio. Non ha campo da attaccare in velocità, perdendo di fatto la possibilità di imprimere la sua potenza fisica. Se si aggiungono diversi errori tecnici e un’intesa ancora non al top con i compagni, ne esce un quadro sostanzialmente negativo. Dal 60′ Boulaye Dia: 5,5. Non riesce a spostare gli equilibri. Il peso offensivo che aggiunge all’attacco è scarno, non agendo propriamente vicino a Castellanos.

Valentin Castellanos: 6. Di certo non può esser contento della sua prova. L’impegno e il sacrificio non gli mancano, ma contro un osso duro come Bijol serviva un po’ di cattiveria in più. Nel secondo tempo si costruisce un paio d’occasioni, senza far male. Propizia la rete di Isaksen.

Mattia Zaccagni: 5,5. E’ uno dei pochi in casa Lazio a inventare qualcosa. Nonostante non sia vicino alla versione migliore, l’ala della Nazionale comunque ha inventiva e, molto a sprazzi, prova a creare qualcosa. Dal 82′ Loum Tchaouna: s.v.

All. Baroni: 5. Arriva una battuta d’arresto inattesa che frena l’impeto biancoceleste dopo l’esordio vincente col Venezia. Negli ultimi anni, la Lazio fa estrema fatica lontano dai propri tifosi, e per il momento nemmeno l’ex Verona è riuscito a dare una sterzata a questa tendenza negativa.

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