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Chi sono stati gli italiani titolari nella seconda giornata di Serie A? La percentuale con gli stranieri

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Giovanni Di Lorenzo
Di Lorenzo / LaPresse

Un altro weekend della Serie A 2024-2025 è finito nell’album dei ricordi. Dopo due giornate, il massimo campionato italiano ha fornito ulteriori indicazioni sullo sviluppo tattico e tecnico delle formazioni nel percorso stagionale. Un occhio di riguardo si deve dare all’impiego dei giocatori italiani: per aiutare la risalita della Nazionale dalla mediocrità recente, bisogna ripartire da nuovi nomi ed è fondamentale che si possa dar spazio ai ragazzi del Bel Paese.

In quest’inizio di campionato, i dati ci mostrano che il rapporto tra stranieri e italiani schierati in campo non è cambiato. Se nella stagione 2023-2024 era stata del 36,1% la percentuale degli atleti del Bel Paese impiegati, nelle prime due giornate della nuova annata il dato si discosta, al ribasso, di un paio di punti percentuali. Nulla di nuovo, quindi, e anzi nelle prossime settimane il rischio che la cifra si possa abbassare ulteriormente è alto.

Vanno notati gli esempi virtuosi. Il Monza è la formazione che negli ultimi anni punta con più continuità sui giocatori italiani. Cambieranno gli allenatori, ma nella filosofia della società brianzola c’è la voglia di affidarsi ai prodotti dei vivai azzurri. Con il 65,9%, la compagine lombarda è prima in questa speciale classifica. L’Empoli, invece, punta principalmente sui giovani italiani. Di tutti gli azzurri schierati da Roberto D’Aversa, solamente un elemento supera i 23 anni d’età.

A chi va invece la palma della meno “italiana”? Si tratta di una squadra di Milano, ma contrariamente a ciò che la storia, il nome e le tradizioni insegnano, non parliamo dell’Inter ma bensì del Milan di Paulo Fonseca. Con un misero 7,6%, il club rossonero è il peggiore in questa classifica. Praticamente il solo Davide Calabria ha assaggiato il terreno di gioco tra i pochi italiani a disposizione del tecnico portoghese. Di certo non il massimo per una squadra che ha basato le sue migliori fortune, specialmente difensive, sul blocco italiano tra gli anni 80′ e i primi del 2000.

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