Con che modulo giocherà Luciano Spalletti? Le alternative dopo i fallimentari Europei

L’Italia di Luciano Spalletti è pronta a tornare in campo per i primi impegni della nuova stagione. La formazione azzurra dopodomani sarà di scena a Parigi, al Parco dei Principi, per la sfida inaugurale del suo percorso nella Nations League 2024-2025. Ovviamente, i rappresentanti del Bel Paese affronteranno la Francia, avversario d’altissimo livello a cui l’Italia dovrà fare la corsa per tentare di qualificarsi per la terza volta consecutiva alla Final Four della competizione.

C’è grande voglia di riscatto in casa Italia dopo il recente periodo di insoddisfazioni. E’ rimasta impressa la cavalcata tutt’altro che trionfale in Germania per gli Europei, avventura conclusa agli ottavi contro la Svizzera. Un torneo pessimo quello disputato dagli azzurri, vittoriosi solamente nella sfida d’esordio nell’Albania, e apparsi in grossa difficoltà nelle tre restanti partite giocate con Spagna, Croazia e, appunto, Svizzera. Non di certo ciò che ci si poteva aspettare da una formazione campione in carica.

Ciò che è mancato all’Italia negli ultimi Europei è stata la continuità d’indirizzo nelle scelte. Più volte il CT Spalletti ha modificato e stravolto la formazione iniziale, creando ancor più confusione di quella che già era presente all’interno dello spogliatoio. Dalla difesa a quattro, a una retroguardia a tre, senza puntare con chiarezza su un modulo preciso: con questi presupposti, aggiungendo la poca esperienza degli azzurri con a capo il toscano, tutti gli ingredienti erano pronti per la creazione di un mix di delusione.

Ci si aspetta quindi più fermezza delle decisioni di Spalletti. Nella conferenza stampa di due giorni fa, l’ex Napoli sembra essersi schiarito le idee: “Nelle riflessioni a cui facevamo riferimento prima c’è anche la tattica della squadra. Nelle richiesta un po’ troppo esigenti c’era anche quella di difendere a quattro e costruire a tre, di cambiare vestito durante la partita e probabilmente quello è stato un errore. Ora questo dubbio voglio toglierlo: giocheremo sempre 3-5-2 o 3-4-2-1“. Vedremo se non ci saranno ulteriori ripensamenti.

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