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Qual è la vera Italia? La disfatta europea o il miracolo con la Francia?

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Italia / LaPresse

Alzi la mano chi se lo sarebbe immaginato. Chi, prima del fischio d’inizio del match di ieri sera tra Francia e Italia, si sarebbe aspettato una vittoria? Anzi, un successo simile? Tutti, ahinoi, attendevamo quella che sarebbe stata una inevitabile sconfitta in casa della formazione allenata dal commissario tecnico Didier Deschamps. Dopo quanto visto agli Europei e, soprattutto, dopo aver letto gli schieramenti iniziali, tutti i pronostici si erano tinti di Bleus. Inevitabile fosse così.

Non solo, pronti via, ed eravamo subito sotto. Appena 14 secondi. Tutto quello che non sarebbe mai dovuto accadere. Svarione clamoroso di Di Lorenzo (che perdeva un pallone davvero elementare in difesa) e Barcola andava a trafiggere Donnarumma per il vantaggio dei padroni di casa. Un 1-0 che sembrava portare ad una “imbarcata” storica. In quel momento abbiamo temuto tutti il peggio, inutile prenderci in giro. E, invece, da quell’istante tutto è cambiato. La Francia si è sentita troppo sicura di sé, mentre l’Italia ha iniziato a macinare azioni, gioco e gol.

Dimarco con una gemma (dopo uno splendido uno-due con il rientrante Tonali), Frattesi con un inserimento perfetto e Raspadori con la rete che ha mandato i titoli di coda. 3-1. In casa dei “Galletti”. Al Parco dei Principi. Una vittoria pesantissima sotto molti punti di vista. Una vera e propria ventata di ossigeno per una formazione che, dopo il pessimo Europeo disputato in Germania, rischiava di intraprendere un nuovo cammino in un tunnel buio e senza fine.

Sono arrivati i 3 punti e assieme a loro una prestazione quanto mai incoraggiante (con assenze pesanti come Nicolò Barella e Federico Chiesa su tutti) che potrebbe davvero aprire una nuova pagina di storia per gli Azzurri. Gli Europei di Germania hanno assomigliato molto ad un “buco nero”, un punto di non ritorno che deve rimanere ben fisso nelle menti di tutti come monito.

Il primo impegno in Nations League in casa della Francia, invece, dovrà infondere nuova fiducia ad un gruppo che ne aveva tremendo bisogno. Ricordando a tutti che siamo l’Italia. Ora dovremo ribadirlo sin dal prossimo impegno, ovvero la sfida di Budapest contro Israele, per non rendere subito inutile il successo storico in casa di Mbappè e compagni. Dalla disfatta alla rinascita? Lo scopriremo nei prossimi mesi. Intanto il primo passo è stato compiuto. E non era per niente scontato…

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