Pagelle Atalanta-Fiorentina 3-2, voti Serie A: un gol a testa per Kean e Retegui, ma Lookman è straripante

Partita entusiasmante al nuovo Gewiss Stadium, con l’Atalanta che inaugura con una vittoria la ‘prima’ della propria casa rimessa a nuovo. La Fiorentina va ko 3-2: viola che vanno avanti due volte con la zampata di Martinez Quarta e il tocco di Kean, ma viene raggiunta dai colpi di testa di Retegui e De Ketelaere. Poi il maestoso gol di Lookman nel recupero del primo tempo regala la posta in palio alla Dea.

ATALANTA
Carnesecchi 5,5: forse poteva qualcosa di più sul gol dell’1-0 con una respinta troppo centrale, ma il colpo di testa di Gosens era davvero troppo ravvicinato.

Djimsiti 5: Gosens lo mette in apprensione un po’ troppo spesso, non riuscendo così a mettere una pezza sulle situazioni difficili.

Hien 5: oggi un po’ troppo distratto. Viene attirato molto spesso fuori posizione dal movimento di Kean e sulle palle alte è sempre in difficoltà. (Al 46′ Brescianini 6: non porta quel brio visto nelle scorse settimane, ma fa il suo lavoro)

Kolasinac 5,5: mezzo voto in più per la sua partecipazione all’azione sulla trequarti, ma anche lui difensivamente ci capisce poco nella prima frazione.

Bellanova 5: nota negativa della giornata. Gosens lo mette in enorme difficoltà con le sue sgroppate e dunque dall’altra parte non si vede praticamente mai.

Ederson 6,5: poche le intuizioni positive da parte sua, ma una di quelle porta al cross morbidissimo per De Ketelaere.

De Roon 6: solita legna in mezzo al campo, insegnando a Bove come fare il lavoro del frangiflutti nella prima frazione, fa buona guardia quando scala dietro nel terzetto difensivo.

Ruggeri 6: Lookman si prende la scena sulla sinistra e lui rimane perlopiù a guardare, duellando con Dodò per la supremazia della fascia: è pari e patta. (Al 71′ Zappacosta 6,5: si sgancia più spesso di Ruggeri, De Gea gli dice di no).

Lookman 8: Fa pace con i bergamaschi e regala perle: cavalcata bestiale per l’1-1, gemma per il sorpasso a fine primo tempo. Ma anche una seconda frazione da indiavolato.

De Ketelaere 6,5: Si vede poco nel primo tempo, ma gli basta un nulla per accendersi con un colpo di testa da attaccante vero.

Retegui 7: Rapace sul gol del pari, impreciso in un’altra occasione: ma se la conversione è del 50%, allora sono guai per tutti. (Al 70′ Pasalic 6: agisce da falso nueve per dialogare con i compagni, senza trovare sbocchi).

FIORENTINA
De Gea 6,5: incolpevole sulle reti subite, sul diagonale di Lookman è coperto da una selva di difensori. Ci mette le manone in un paio di occasioni nella seconda frazione.

Martinez Quarta 6: Conferma la sua affinità con il gol con la zampata dell’1-0, ma si dimentica Retegui sul pari.

Ranieri 5: Lookman lo scherza in più modi: a fine gara ha bisogno di un’aspirina per riprendersi (All’81’ Pongracic SV)

Biraghi 5,5: continua a non convincere appieno nel nuovo ruolo di braccetto: il piede è sempre quello dolce e delicato, ma dalla sua parte poi De Ketelaere prende il sopravvento

Dodò 6: un paio di sgroppate niente male, ma rimane comunque troppo poco per uno delle sue qualità tecniche.

Mandragora 6: ci mette lo zampino sul gol in apertura, ma non molto di più (Al 62′ Richardson 6: un po’ di muscoli in più, un po’ di fosforo in meno)

Bove 5: Appare spesso in ritardo sui contrasti, non riuscendo a fare filtro come dovrebbe. (Al 75′ Sottil 5,5: sempre peperino, ma non svolta la partita)

Cataldi 5,5: regia scolastica dell’ex Lazio, che non trova però il modo di incidere (Al 75′ Adli SV)

Gosens 6,5: come ai vecchi tempi con la Dea, si inserisce che è un piacere. Un suo tocco permette a Kean di siglare il 2-1.

Colpani 5: il Flaco continua ad annaspare. Galleggia tra le linee senza uno scopo, non riesce mai ad essere incisivo: la conclusione velleitaria poco prima di uscire è l’emblema della sua partita. (Al 62′ Ikoné 4,5: riesce a far peggio di Colpani, e non è poco)

Kean 7: Sempre nel vivo del gioco nella prima frazione, un gol da rapace per rimettere la viola avanti e poco dopo colpisce anche un palo. Nel secondo tempo sbatte sul muro atalantino.

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