Un altro weekend della Serie A 2024-2025 è finito nell’album dei ricordi. Con i primi impegni delle formazioni italiane in Europa, aumentano le possibilità per chi non ha avuto spazio finora di potersi mettere in mostra per scalare le gerarchie nelle rispettive rose. Un occhio di riguardo si deve dare all’impiego dei giocatori italiani: la Nazionale sembra essersi ripresa dopo gli Europei, ma per calcolare lo stato di salute di un movimento bisogna dare uno sguardo a tutto tondo sull’impiego dei giocatori azzurri nel massimo campionato del Bel Paese.
Nella quinta giornata del campionato, la percentuale di titolari italiani non si discosta dai riscontri delle precedenti settimane. Tra i 220 giocatori scesi in campo dal primo minuto, 69 erano italiani, per una percentuale del 31,36%. Un dato leggermente inferiore rispetto a quello del weekend scorso, all’incirca sui due punti percentuali in meno. Nulla di particolarmente preoccupante quindi, sebbene siano numeri non vicini a ciò che il CT Spalletti spera.
Ancora una volta, è la Fiorentina di Raffaele Palladino ad aver schierato dal 1′ il maggior numero di italiani – sette come nell’ultima partita con l’Atalanta, di cui due under-21 (Edoardo Bove e Pietro Comuzzo). Si conferma quindi la volontà del tecnico viola di affidarsi a un blocco pressocché azzurro. Tra le big del campionato, da segnalare l’impiego di ben cinque italiani per la Roma. La compagine giallorossa, guidata dal nuovo tecnico Ivan Juric, si è ben comportata nella prima partita del nuovo corso, notizia interessante anche per il CT Spalletti.
Questo weekend, sono ben quattro le squadre che hanno schierato un solo italiano dal 1′. Udinese e Milan, rimangono ancora nei bassifondi di questa graduatoria: se i friulani non hanno trovato fortuna con Lorenzo Lucca, per i rossoneri l’unico azzurro in campo si è rivelato il giocatore decisivo, vale a dire Matteo Gabbia, uomo partita nel derby di domenica. Insieme alle due formazioni sopracitate, troviamo Parma e Torino, affidatesi rispettivamente a Enrico Delprato e Samuele Ricci.
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