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Champions League

I giovani italiani che hanno giocato in Champions League: chi ha avuto più spazio nella seconda giornata

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Savona / LaPresse

Giornata di Champions League in archivio. Esultano i colori nerazzurri con Inter e Atalanta, affiancata dalla Juventus, mentre Milan e Bologna si leccano le ferite contro Bayer Leverkusen e Liverpool. Ma chi sono i giovani italiani ad aver guadagnato più minuti in questa seconda tornata di partite?

L’unico che possiamo menzionare in questa piccola rubrica è Nicolò Savona della Juventus. ramai il terzino bianconero è un giocatore di rotazione della Juventus a tutti gli effetti. Non è nemmeno timido alla sua prima nella massima competizione continentale provando a sganciarsi, ma ogni tanto si ritrova in mezzo a clienti scomodi come Xavi Simons ed Openda. Ventuno anni, il ragazzo è già pronto per stare a certi livelli.

Lo stesso Savona è però un classe 2003, un ventunenne. Età in cui, da altre parti d’Europa, se sei pronto sei già titolare fisso in alcune squadre di caratura importante. Allargare il cerchio a ragazzi classe 2002, 2001 o 2000 permetterebbe solo di avere più ‘carne al fuoco’ di cui scrivere. Ma senza alcun costrutto.

Il solito, annoso problema: i giovani in Italia giocano ben poco. L’unico che avrebbe davvero potuto dire la sua da titolare fisso, Giorgio Scalvini, sta ancora recuperando dalla rottura del crociato. E allora speriamo che possa tornare in breve in mezzo al campo per dimostrare tutto il suo valore.

 

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