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Serie A

Pagelle Atalanta-Genoa 5-1, voti Serie A: hat-trick Retegui, Ederson strepitoso, rossoblù in crisi

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Mateo Retegui
Retegui / LaPresse

Il secondo anticipo del sabato della sesta giornata della Serie A 2024-2025 presentava l’incontro tra l’Atalanta di Gian Piero Gasperini e il Genoa di Alberto Gilardino, match che metteva di fronte due delle formazioni meno in forma del campionato. Da questa serata, forse la Dea è di nuovo temuta da molte avversarie: i ragazzi di Gasperini ottengono i tre punti con uno strabiliante 5-1 che da lato mostra tutto il potenziale dei nerazzurri, e dall’altro la crisi tecnica che il Genoa sta vivendo. Ecco le pagelle dell’incontro odierno.

PAGELLE ATALANTA-GENOA 5-1

ATALANTA

Marco Carnesecchi: 6. Praticamente inoperoso. Non ha colpe sulla rete di Ekhator.

Maarten De Roon: 7,5. Prestazione maiuscola. Schierato dal 1′ nel terzetto difensivo, il neerlandese si immola con coraggio, non dando modo ai centravanti di muoversi. Si inventa un gol pauroso con una conclusione al volo straordinaria che lascia secco Gollini.

Isak Hien: 6,5. Bella prova dopo un periodo non facile. Fisicamente si mangia Vitinha, e con coraggio si alza sulla linea dei centrocampisti per garantire maggior vigore alla squadra. Sfiora in un paio di occasioni il gol.

Sead Kolasinac: 7. Prestazione da vero condottiero. Lotta fisicamente su ogni pallone, non concedendo fiato agli attaccanti del Grifone. Si fa vedere anche nell’ultimo quarto di campo, alzando la sua posizione con coraggio.

Raoul Bellanova: 6. Forse il meno appariscente della formazione bergamasca. Pochi spunti a campo aperto, e nessun tentativo verso la porta avversaria. Rimane comunque una partita sufficiente. Dal 77′ Marco Palestra: s.v.

Mario Pasalic: 6,5. Non produce cose sensazionali, ma dai suoi piedi partono alcune delle azioni più pericolose. Emblematica la costruzione del 2-0, dove è lui a recuperare il pallone e servire immediatamente in verticale Lookman per spezzare la linea.

Ederson: 7,5. Muscoli e tecnica, Gasperini ottiene il massimo dall’ex Salernitana. Rispetto al suo compagno di reparto è molto più votato alla fase offensiva. Il brasiliano non sbaglia e si rende protagonista, imbucando alla perfezione il passaggio per il taglio di Lookman nell’azione dell’1-0. Contribuisce anche nel 2-0 e poi si mette in proprio con una fucilata di destro imparabile. Chapeu. Dal 77′ Ibrahima Sulemana: s.v.

Davide Zappacosta: 6,5. Zanoli gli lascia campo, e con esperienza lo sfrutta fino all’ultimo centimetro. Tante le sgroppate che producono pericolo in seno agli avversari, anche se non arriva l’iniziativa da finisseur per un compagno.

Charles De Ketelaere: 6. Il meno convincente degli attaccanti nerazzurri. Non è negativo nel suo atteggiamento, partecipandp ma non ha modo di incidere sottoporta anche perché non va a cercarsi l’occasione per far male. Dal 69′ Lazar Samardzic: 6,5. Ingresso frizzante. Con un paio di dribbling fa vedere tutto quello che può uscire dal suo repertorio. E’ un suo tiro a provocare il fallo di mano di Vogliacco per il rigore poi trasformato da Retegui.

Mateo Retegui: 8. Letale. Sblocca il risultato con la spaccata vincente su assistenza di Lookman. Si batte molto contro la sua vecchia difesa, riuscendo a trovare spazio per mettersi in luce. Si ripete nella ripresa, mettendo a segno il tap-in del 2-0 e il rigore del 4-0. Nel referto anche l’assist per il gol di Ederson. Dal 82′ Vanja Vlahovic: s.v.

Ademola Lookman: 7. Non è incontenibile come altre serate, ma anche in poche giocate dà alla grande il suo contributo. E’ lui l’autore dell’assist per il vantaggio nerazzurro di Retegui, a cui fanno seguito tocchi illuminanti e conclusioni velenose. Dal 69′ Nicolò Zaniolo: 6,5. Ha sete di gol, e tenta in tutti i modi di tornare a segno in Serie A. L’ex Roma non riesce nell’intento, sebbene sia andato vicino in almeno un paio di circostanze.

All. Gasperini: 7. Dopo la prova convincente con lo Shakhtar, arriva una prestazione dirompente con la quale la Dea invia segnali a tutte le big. Forse quest’anno sono servite più sconfitte e battute d’arresto, ma la via per la risalita è cominciata.

GENOA

Pierluigi Gollini: 6. Serata da dimenticare in fretta, non per colpe sue. Il ritorno al Gewiss Stadium gli riserva ben cinque gol da incassare: su nessuno di questi l’ex Atalanta ha colpe.

Koni De Winter: 5. Non inizia malissimo, ma poi crolla con il passare dei minuti. Non dà solidità al reparto, che minuto dopo minuto si sgretola sotto i colpi della banda del Gasp.

Mattia Bani: 5,5. Non soffre terribilmente la forza di Retegui. Conosce bene le caratteristiche dell’attaccante azzurro e riesce a contenere almeno all’apparenza il centravanti, il quale poi si accende. All’intervallo viene sostituito. Dal 46′ Alessandro Vogliacco: 4,5. Ingresso in campo pessimo. Retegui nella ripresa si scalda ancor di più e diventa maggiormente pericoloso, senza che il centrale lo contenga. Inoltre causa il rigore che porta al 4-0 firmato dallo stesso Retegui.

Johan Vazquez: 5. Inizia bene, però inizia a vacillare insieme ai suoi compagni di reparto. Nella ripresa crolla di netto, non riuscendo più a trovare le misure per contenere le straripanti iniziative nerazzurre.

Alessandro Zanoli: 5,5. Fatica per il giovane esterno rossoblù. Soffre le diverse incursioni di Zappacosta, il quale lo costringe a doversi concentrare maggiormente sulla fase difensiva, senza però ottenere granché. Poco ispirato anche in avanti.

Morten Thorsby: 5. Non riesce a far filtro in mezzo al campo per dare continuità alle azioni genoane. Prova difficile per il norvegese, poco coinvolto nei rari contropiedi del Grifone e non eccezionale in fase di copertura.

Emil Bohinen: 5,5. Deve garantire lui l’equilibrio al Genoa in assenza di Badelj. Dopo un avvio incoraggiante, l’ex Salernitana perde le misure con i riferimenti nerazzurri, iniziando a faticare notevolmente nel leggere le situazioni.

Fabio Miretti: 5. Invisibile. Prova a spostarsi in tutte le zone del campo. ma non viene servito praticamente mai. Nelle pochissime volte in cui ha il pallone tra i piedi, non ha modo di poter creare e inventare.

Aaron Martin: 6. Meglio rispetto all’uomo posto sull’altra fascia. Lo spagnolo dà solidità all’out mancino, tant’è che un profilo molto vivace come Bellanova non si accende. Non spinge molto, ma bada piuttosto a difendere la sua zona con buoni riscontri. Dal 77′ Brooke Norton-Cuffy: s.v.

Andrea Pinamonti: 5,5. Prova complicatissima. Il centravanti azzurro è costretto agli straordinari per difendere il pallone dal pressing degli avversari, Kolasinac in particolare, ma l’attaccante non ha i mezzi per sostenere l’impeto dei difensori bergamaschi. Dal 68′ Jeff Ekhator: 6,5. L’unico bagliore di luce del Grifone. Sigla il primo gol in Serie A che riduce il passivo.

Vitinha: 5. Non dà alcun peso alla costruzione genoana. Non ha la forza per sostenere i duelli fisici con gli avversari, in particolar modo con Hien. Nella ripresa tocca a stento un pallone. Dal 85′ David Ankeye: s.v.

All. Gilardino: 4,5. La sosta arriva nel momento migliore. Quella di oggi è una serata che può segnare anche la fine del rapporto lavorativo dell’ex attaccante con la società rossoblù. Squadra scarica, confusa e senza idee: serve una reazione nervosa per riprendersi da questo periodo disastroso.

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