Tra i quattro volti nuovi che faranno parte della rosa di Luciano Spalletti nei prossimi appuntamenti dell’Italia in Nations League, troviamo anche quello di Matteo Gabbia. Fino all’anno scorso, pensare di vedere Gabbia in Nazionale era pura utopia, quasi una barzelletta. In dodici mesi le considerazioni sono cambiate, e il centrale rossonero ha dimostrato di valere un posto in Nazionale a suon di prestazioni importanti, anche in contesti prestigiosi.
E pensare che Gabbia l’anno passato sarebbe dovuto uscire dall’orbita Milan. Infatti, nella sessione estiva, il classe 1999 si era trasferito in prestito al Villarreal, in Spagna. Esperienza peraltro non così scintillante, visto che con i sottomarini gialli l’azzurro ha collezionato solamente sette presenze in campionato. A gennaio, però, il Milan ha richiamato alla base Gabbia per via dell’ecatombe di infortuni che ha afflitto la formazione rossonera nel reparto difensivo.
Dalla metà conclusiva della passata stagione, tutto è cambiato. Gabbia ha cominciato ad avere spazio con continuità, sfruttando i guai fisici dei vari Thiaw, Kalulu e Kjaer per guadagnarsi un ruolo più centrale nell’organico rossonero. Nonostante ciò, l’arrivo in estate di Pavlovic sembrava nuovamente relegare il difensore italiano ai margini del progetto tecnico, ma le prestazioni e il carattere messo in campo dall’azzurro in queste ultime partite hanno fatto sì che Paulo Fonseca si affidi senza dubbi all’operato di Gabbia.
Il click è arrivato in occasione del derby di Milano. Il Milan arrivava appesantito e nervoso a causa di tante prestazioni negative, e per cambiare marcia Fonseca ha compiuto un paio di scelte non scontate. L’inserimento di Gabbia dal 1′ e l’utilizzo del 4-2-4 ultraoffensivo. Ebbene, Gabbia è risultato forse il migliore in campo: letture difensive perfette e coraggiose, personalità in mezzo al campo e, dulcis in fondo, la zuccata vincente che ha regalato i tre punti al Milan nel match più importante finora giocato in campionato.
Cosa può dare Gabbia alla causa azzurra? Considerando che in difesa l’Italia è ben coperta, difficilmente il rossonero avrà molto spazio. Quasi impossibile vederlo dal 1′ contro il Belgio, più probabile il suo utilizzo nel match di lunedì con Israele ad Udine. Da capire come potrà esser inserito nella difesa a tre di Spalletti: Gabbia non avrebbe problemi a giocare in questa disposizione, ma ultimamente ha sempre giocato con una linea a quattro. Nel caso in cui abbia un’occasione per fornire il suo contributo, probabilmente lo si potrà vedere impiegato come braccetto di destra del terzetto difensiva.
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