Una vittoria e una sconfitta per l’Italia di Luciano Spalletti nella terza tornata di Nations League. Non è arrivato il primo posto nel raggruppamento della competizione, con due partite completamente differenti dal punto di vista difensivo.
Dalle zero reti subite contro il Belgio alle tre contro la Francia: due partite differenti non solo per il risultato. Nella prima gli azzurri hanno saputo soffrire soprattutto nella seconda frazione, quando i Diavoli Rossi hanno spinto alla ricerca di un pareggio che comunque non sarebbe servito per poter rimettere in gioco la qualificazione ai quarti di finale. A San Siro invece sono riemersi i problemi soprattutto sui calci piazzati.
Come già analizzato, le tre reti contro la Francia arrivano tutte da fermo. Anzi, ampliando la finestra, gli azzurri hanno subito gli ultimi sei gol tutti su calci di punizione o calci d’angolo: un difetto ancora da smussare dopo i tanti miglioramenti visti dal post Europeo.
In questa tornata Spalletti ha cercato di toccare il meno possibile nel suo pacchetto difensivo. L’assenza di Riccardo Calafiori lo ha portato a scegliere Alessandro Buongiorno come riferimento centrale e Alessandro Bastoni spostato come braccetto di sinistra, come all’Inter. Con loro Giovanni Di Lorenzo come braccetto di destra: sono questi quattro a giocarsi costantemente un posto da titolare, ma l’archetipo principale di Spalletti rimane Di Lorenzo-Bastoni-Calafiori.
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