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Gli oriundi convocabili da Spalletti: i giocatori che possono indossare l’azzurro e gli scenari

CHerki / LaPresse

Nell’ultimo ventennio, il ruolo degli oriundi in Nazionale ha assunto un peso specifico sempre più importante. Da Mauro Camoranesi, campione del mondo nel 2006, a Jorginho e Emerson Palmieri, vincitori dell’Europeo tre anni fa, passando per Thiago Motta, Eder e Pablo Osvaldo, senza scomodare i grandi nomi del passato. In questo momento la grande tradizione la sta portando avanti Mateo Retegui, ma nel prossimo futuro non è detto che l’atalantino sia l’unico a detenere questo status.

Ci sono tanti ragazzi di cittadinanza non italiana – con discendenza del Bel Paese – sui quali Luciano Spalletti può dare un’occhiata in vista di un’eventuale convocazione. Il più chiacchierato è il talento del Lione Rayan Cherki. L’Italia si dovrà contendere il classe 2003 non solo con la Francia, paese in cui è cresciuto il trequartista, ma anche con l’Algeria, nazione d’origine del padre del calciatore. La bisnonna materna, nata a Bari, è l’antenata che permetterebbe al 21enne di poter vestire la maglia azzurra, su cui il ragazzo avrebbe già dato un’occhiata.

Eccezion fatta per Cherki, il quale sarebbe il primo discendente francese a vestire la maglia della Nazionale Italiana, la pattuglia degli oriundi potrebbe arricchirsi di giocatori provenienti dal paese che ha fornito il maggior numero di elementi alla Nazionale, l’Argentina. I nomi più interessanti sarebbero Matias Soulé, Lucas Beltran e Valentin Carboni. Tre nomi ben noti in Italia, sui quali aleggia lo stesso problema: tutti e tre sono già stati convocati dall’Albiceleste. Perciò, a meno di ripensamenti improvvisi, la Federazione non potrà tesserare questi tre giocatori di talento.

Anche il Brasile offre alcuni giocatori su cui Spalletti potrebbe dare un’occhiata di riguardo. Il primo lo si conosce: Gabriel Strefezza ormai gioca in Italia da quasi un decennio, quando la SPAL lo prelevò dal Corinthians. Il trequartista del Como possiede il passaporto italiano e potrebbe divenire un oggetto molto interessante per il futuro se dovesse continuare a crescere. Occhio anche a Matheus Martinelli, centrocampista centrale di talento in forza alla Fluminense: in quel ruolo l’Italia è coperta, ma chissà che nel futuro il brasiliano non saprà farsi valere.

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