La Coppa Italia sta assumendo un’importanza sempre maggiore con il passare degli anni. Da un torneo quasi inutile, obiettivo per quelle squadre che magari avevano cannato la stagione in campionato e per salvarla viravano sulla competizione, a un trofeo ambito da ogni squadra, soprattutto dalle big del nostro calcio, le quali vedono nella coppa un ulteriore stimolo per migliorarsi e regalare una soddisfazione importante ai propri tifosi, fornendo anche agli spettatori neutrali delle partite indimenticabili.
Il torneo dà anche la possibilità di qualificarsi per le coppe europee. Infatti alla vincitrice della Coppa Italia è riservato un posto nella fase campionato della successiva Europa League. Spesso, però, chi conquista il trofeo o è già qualificato, o addirittura si è guadagnato l’accesso per giocarsi la Champions League. In ogni caso, il torneo rappresenta un campo nel quale le squadre si danno battaglia con meno vincoli e più arrembaggio, vista l’alta volatilità insita nelle sfide a partita secca – escludendo le semifinali.
Come la Coppa Italia può influire sulle qualificazioni alle coppe europee? Ora come ora, in Champions League andrebbero le migliori quattro del campionato, la quinta andrebbe in Europa League e la sesta in Conference: perciò, se chi conquista il trofeo nazionale si trovasse fuori da queste sei posizioni, nulla cambierebbe nello schema delle assegnazioni. Se invece la vincitrice della Coppa Italia si fosse già qualificata almeno per l’Europa League, la sesta classificata in campionato andrebbe a finire nella stessa competizione della quinta, e la settima del campionato andrebbe in Conference.
Dobbiamo però anche considerare un’eventuale slot in più che l’Italia potrebbe guadagnarsi per la Champions in caso si classificasse almeno in seconda posizione nel ranking UEFA per nazioni. In quel caso, sarebbero le prime cinque del campionato a qualificarsi per la coppa dalle grandi orecchie, la sesta andrebbe in Europa League e la settima in Conference. Lo stesso meccanismo visto in precedenza si ripeterebbe in questo scenario, con la differenza che la posizione discriminante non è la sesta ma la settima.
Continua a leggere le notizie di OA Sport Calcio e segui la nostra pagina Facebook