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Cosa deve fare l’Italia per qualificarsi ai Mondiali? Tra regolamento e ostacoli più duri

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti / LaPresse

L’Italia conosce le due possibili strade per poter approdare al Mondiale 2026. Dopo due edizioni in cui si è fallita la qualificazione, gli azzurri vogliono evitare la terza mancata ammissione, ma bisognerà passare per i soliti gironi. Se da quattro o cinque squadre, ancora non si sa.

Dipenderà dal risultato di Nations League contro la Germania. In caso di successo e di approdo alla Final Four si verrà inseriti nel gruppo A con Slovacchia, Irlanda del Nord e Lussemburgo, in caso di ko invece si finisce nel gruppo I con Israele, Estonia, Moldavia e soprattutto l’ostica Norvegia di Haaland ed Odegaard.

Per essere certi dell’approdo alla prossima competizione iridata che si svolgerà tra Stati Uniti, Messico e Canada, bisognerà vincere il raggruppamento. Così verranno decretate le prime dodici qualificate al Mondiale, mentre per gli altri quattro posti bisognerà ricorrere agli spareggi.

Agli spareggi accedono tutte le seconde in classifica nei dodici raggruppamenti più le quattro migliori non qualificate ma vincenti del proprio raggruppamento di Nations League. L’Italia è dunque esclusa da questo discorso essendo arrivata seconda dietro la Francia per differenza reti. Ma si vorrà evitare a qualsiasi costo lo spareggio e provare a qualificarsi direttamente.

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