L’Italia di Luciano Spalletti non ha ancora conosciuto il proprio destino per ciò che concerne le qualificazioni ai Mondiali del 2026. Nel sorteggio svoltosi ieri a Zurigo, gli azzurri infatti non hanno scoperto in quale girone militeranno.
Se non si può dare uno sguardo all’esterno, certamente possiamo mirare l’attenzione all’interno e precisamente alla rosa dell’Italia. A prescindere infatti dalle avversarie che gli azzurri incontreranno nel percorso, contare su un parco partenti di qualità è il requisito primo per andare alla caccia della qualificazione alla kermesse iridata, accesso mancato negli ultimi due tentativi.
L’Italia può disporre di un pacchetto completo quasi su ogni fronte. La porta è blindatissima: Gianluigi Donnarumma e Guglielmo Vicario costituiscono un duo pressocché inviolabile, e dietro c’è fermento con Marco Carnesecchi, Michele Di Gregorio e Ivan Provedel, tutti nomi che meriterebbero di indossare la maglia della Nazionale.
Anche la difesa può considerarsi al sicuro. Il blocco dei centrali è il più completo di tutta la rosa. Riccardo Calafiori, Alessandro Bastoni, Alessandro Buongiorno, Federico Gatti, Giorgio Scalvini: profili decisamente conosciuti ma ancora giovani e prestanti per diversi anni. La fascia sinistra è ben coperta: Federico Dimarco e Destiny Udogie garantiscono pericolosità e dinamicità. L’out opposto invece è meno blindato, sebbene Giovanni Di Lorenzo si sia ripreso negli ultimi mesi: Raoul Bellanova sta crescendo, ma occhio anche allo sviluppo di Nicolò Savona.
Nemmeno a centrocampo l’Italia sembra avere buchi scoperti. In mezzo al campo il CT Spalletti potrà contare su una coppia tutta classe 2001, Samuele Ricci e Nicolò Rovella. Ancor più ricco il parco partenti delle mezz’ali. Nicolò Barella, Sandro Tonali, Davide Frattesi, Lorenzo Pellegrini, Nicolò Fagioli, Manuel Locatelli: tutti ragazzi già ben consolidati e da cui ci si può attendere tanto. Anche qui, occhio però all’arrembaggio di giovanissimi, come Niccolò Pisilli, pronti a scalzare nelle gerarchie i più esperti per guadagnarsi la convocazione.
Le note dolenti sembrerebbero riguardare l’attacco. Finalmente, l’Italia può disporre di un duo decisamente interessante, composto da Mateo Retegui e Moise Kean. Alle spalle dei due centravanti nominati, c’è un gap non da poco: Giacomo Raspadori non dà garanzie, Lorenzo Lucca non sembra convincere. Attenzione allora a Roberto Piccoli e Sebastiano Esposito, due punte giovani che stanno facendo bene in stagione. Come esterni, l’Italia può contare principalmente su Mattia Zaccagni, Riccardo Orsolini e Stephan El Shaarawy. Vedremo se il tecnico di Certaldo darà una chance anche a loro.