Il 2024 è stato l’anno della rinascita di Moise Kean. Il passaggio alla Fiorentina potrebbe avergli salvato la carriera: quello di cui però siamo certi al momento è di aver ritrovato una punta papabile per il posto da titolare per la Nazionale italiana di Luciano Spalletti.
Nove reti in quindici presenze in campionato, un gol in Coppa Italia e tre in Conference League: fanno un totale di tredici reti in cinque mesi con la maglia viola. Una in meno di quanto fatto nel triennio precedente con la maglia della Juventus, in cui da possibile crack dalla panchina si è progressivamente trasformato in un meme, anche a causa dell’utilizzo più da esterno che ne faceva Massimiliano Allegri.
Raffaele Palladino invece non ha avuto dubbi: Kean sarà il numero 9 della Fiorentina. Dal gennaio 2022 si cercava l’erede di Dusan Vlahovic: Piatek ed Arthur Cabral, Luka Jovic, Lucas Beltran, M’Bala Nzola hanno tutti fallito per un motivo o per l’altro a raccogliere l’eredità del serbo. Invece Moise si è fatto trovare pronto grazie alla sua rapidità in campo aperto e una rinnovata freddezza sotto porta, forse il suo difetto più grande in passato.
E ora, a suon di gol, si sfida per il posto da titolare in nazionale con Mateo Retegui. Da tempo l’Italia non aveva un centravanti che appariva davvero prolifico, e molte speranze negli scorsi anni erano affidate proprio a Kean. Che forse con un po’ di ritardo, ma pare essere davvero sbocciato.