In una lunga intervista concessa a Il Tempo, Gianluca Mancini ha ripercorso l’ultimo anno in giallorosso. Dall’esonero di Mourinho all’arrivo di Claudio Ranieri passando per l’avvicendamento De Rossi-Juric. Passato e futuro che si lega al presente. All’attualità, in cui tutta l’attenzione è rivolta al derby di domenica 5 gennaio alle 20:45. L’ultima volta, lo scorso 6 aprile, a deciderla fu proprio il difensore giallorosso con un gol e esultanza – la bandiera con i colori della Lazio raffigurante un topo sventolata sotto la Sud – che fecero molto discutere.
Mancini sul derby: “È una settimana particolare, si sente subito dagli allenamenti”
Alle chiacchiere e a tutto quello che storicamente circonda il derby, Mancini non ci pensa troppo. “Se ci saranno fischi saranno normali – ha detto il difensore giallorosso –. Quando sei in campo non ci pensi. Anche nei derby precedenti c’è stato un po’ di accanimento nei miei confronti, c’è sempre stato questo sentimento ma la vivo in maniera serena. Anzi, mi dà quella carica in più per stare concentrato”. E sulle pressioni: “Ormai è tanti anni che sto a Roma, è una partita particolare. Non c’è un avvicinamento diverso per ogni derby, ma è una settimana particolare, si sente subito dagli allenamenti”.
Mancini su Ranieri: “Ha portato serenità”
Passaggio diverso, sul momento e su come arriva la Roma al derby: “Il mister è arrivato e ha portato quella serenità che purtroppo in questo fine 2024 era venuta a mancare – ha detto Mancini, che ha poi aggiunto –. Mi sentivo nervoso, sapevo che non stano facendo bene il mio lavoro e l’aria dentro lo spogliatoio era pesante. Già guardandolo e vedendolo arrivare dentro lo spogliatoio ci ha fatto buttare un po’ giù la tensione e l’aria adesso è positiva. A parte lo scivolone contro il Como, abbiamo fatto delle partite buone”.
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